Il contributo ripercorre i temi fondamentali presenti nell’ultimo scritto di Giuseppe Catalfamo, dal titolo Fondamenti di una pedagogia della speranza. Confrontandosi con la concezione pragmatistica deweyana, Catalfamo ridefinisce l’esperienza al di fuori dei paradigmi teorici scientisti e neopositivisti, inserendola nell’orizzonte metafisico del personalismo storico-critico, di cui fu uno dei maggiori esponenti. Al centro del suo personalismo pedagogico c’è prima di tutto la fiducia nell’uomo e nella sua educabilità, nonostante i limiti della sua determinazione ed i possibili fallimenti della stessa educazione. La sua è una filosofia dell’educazione, ispirata ad una visione cristiana della vita, che scommette proprio sull’educazione come impegno cruciale per la salvezza dell’uomo e dell’intera umanità. Ne deriva la necessità di fondare axiologicamente la vita e di rispondere alle domande di senso che pone l’esistenza spingendosi oltre la terrenità e la datità fenomenologica. I timori e le riflessioni sull’avvenire e sul destino della persona aprono, a suo avviso, ad una dimensione metafisica in cui la sete di infinito e di eternità portano inevitabilmente al bisogno di trascendere la realtà e di approdare a quel Dio sconosciuto che abita l’al-di-là, ma che è anche dentro ciascuno di noi come fonte di speranza. [The essay retraces the fundamental themes present in Giuseppe Catalfamo’s last book, entitled Fondamenti di una pedagogia della speranza. Starting from the concept of experience, Catalfamo redefines experience outside of the scientific and neo-positivist theoretical paradigms of the first half of the last century, inserting it in the metaphysical horizon of the critical personalism. At the center of his pedagogical personalism there is first of all the trust in man and in his educability, despite the limits of his determination and the possible failures of the education. His philosophy of education is inspired by a Christian vision of the life, which bets precisely on the education as a crucial commitment for the salvation of man and of all humanity. From this derives the need to found the life axiologically and to answer the questions of meaning that existence poses. The fears and reflections on the future and on the destiny of the person open, in his opinion, to a metaphysical dimension in which the thirst for the infinity and the eternity inevitably leads to the need to transcend reality and to find God, source of hope].
Non c’è educazione senza speranza. Una rilettura della “pedagogia della speranza” nel personalismo critico di Giuseppe Catalfamo
Romano, Rosa
2020-01-01
Abstract
Il contributo ripercorre i temi fondamentali presenti nell’ultimo scritto di Giuseppe Catalfamo, dal titolo Fondamenti di una pedagogia della speranza. Confrontandosi con la concezione pragmatistica deweyana, Catalfamo ridefinisce l’esperienza al di fuori dei paradigmi teorici scientisti e neopositivisti, inserendola nell’orizzonte metafisico del personalismo storico-critico, di cui fu uno dei maggiori esponenti. Al centro del suo personalismo pedagogico c’è prima di tutto la fiducia nell’uomo e nella sua educabilità, nonostante i limiti della sua determinazione ed i possibili fallimenti della stessa educazione. La sua è una filosofia dell’educazione, ispirata ad una visione cristiana della vita, che scommette proprio sull’educazione come impegno cruciale per la salvezza dell’uomo e dell’intera umanità. Ne deriva la necessità di fondare axiologicamente la vita e di rispondere alle domande di senso che pone l’esistenza spingendosi oltre la terrenità e la datità fenomenologica. I timori e le riflessioni sull’avvenire e sul destino della persona aprono, a suo avviso, ad una dimensione metafisica in cui la sete di infinito e di eternità portano inevitabilmente al bisogno di trascendere la realtà e di approdare a quel Dio sconosciuto che abita l’al-di-là, ma che è anche dentro ciascuno di noi come fonte di speranza. [The essay retraces the fundamental themes present in Giuseppe Catalfamo’s last book, entitled Fondamenti di una pedagogia della speranza. Starting from the concept of experience, Catalfamo redefines experience outside of the scientific and neo-positivist theoretical paradigms of the first half of the last century, inserting it in the metaphysical horizon of the critical personalism. At the center of his pedagogical personalism there is first of all the trust in man and in his educability, despite the limits of his determination and the possible failures of the education. His philosophy of education is inspired by a Christian vision of the life, which bets precisely on the education as a crucial commitment for the salvation of man and of all humanity. From this derives the need to found the life axiologically and to answer the questions of meaning that existence poses. The fears and reflections on the future and on the destiny of the person open, in his opinion, to a metaphysical dimension in which the thirst for the infinity and the eternity inevitably leads to the need to transcend reality and to find God, source of hope].Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.