La sanità rappresenta uno dei tipici casi in cui il miglioramento del benessere collettivo non può essere affidato soltanto all’azione del libero mercato (che non raggiunge i risultati allocativi e distributivi socialmente desiderati) e si richiede l’intervento del settore pubblico. Tuttavia, nell’interazione fra il settore pubblico e quello privato può verificarsi corruzione. L’analisi economica identifica nella corruzione un fallimento del governo, e, con riguardo alla relazione tra fallimenti del mercato e corruzione, evidenzia tre possibili approcci: uno di questi considera socialmente preferibile convivere con i fallimenti del mercato, posto che l’intervento pubblico porterebbe con sé notevoli fallimenti del governo; un secondo approccio sottolinea come chi governa si dedichi prevalentemente ai propri interessi personali, anziché al miglioramento del benessere sociale; il terzo, infine, pone in rilievo l’esistenza di un trade-off fra fallimenti di mercato e di governo, suggerendo, pertanto, di valutare in quali casi i fallimenti di mercato siano socialmente più dannosi (Acemoglu e Verdier, 2000). Nel caso della sanità, la rilevanza del fallimento del mercato porterebbe a ritenere che l’intervento pubblico sia giustificato, purché il fenomeno della corruzione sia raro (salvo verificare se la corruzione sia più dannosa quando ha origine nel settore pubblico o in quello privato.
Regole, mercati e sentimenti morali
Lara Gitto;
2021-01-01
Abstract
La sanità rappresenta uno dei tipici casi in cui il miglioramento del benessere collettivo non può essere affidato soltanto all’azione del libero mercato (che non raggiunge i risultati allocativi e distributivi socialmente desiderati) e si richiede l’intervento del settore pubblico. Tuttavia, nell’interazione fra il settore pubblico e quello privato può verificarsi corruzione. L’analisi economica identifica nella corruzione un fallimento del governo, e, con riguardo alla relazione tra fallimenti del mercato e corruzione, evidenzia tre possibili approcci: uno di questi considera socialmente preferibile convivere con i fallimenti del mercato, posto che l’intervento pubblico porterebbe con sé notevoli fallimenti del governo; un secondo approccio sottolinea come chi governa si dedichi prevalentemente ai propri interessi personali, anziché al miglioramento del benessere sociale; il terzo, infine, pone in rilievo l’esistenza di un trade-off fra fallimenti di mercato e di governo, suggerendo, pertanto, di valutare in quali casi i fallimenti di mercato siano socialmente più dannosi (Acemoglu e Verdier, 2000). Nel caso della sanità, la rilevanza del fallimento del mercato porterebbe a ritenere che l’intervento pubblico sia giustificato, purché il fenomeno della corruzione sia raro (salvo verificare se la corruzione sia più dannosa quando ha origine nel settore pubblico o in quello privato.Pubblicazioni consigliate
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