Il tema dell’anzianità è assai dibattuto e per molti versi inesplorato. Spesso l’età anagrafica è caratterizzata da debolezza sia fisica che psicologica a volte resa vie più invalidante da un livello di istruzione basso o medio/basso. Si tratta di fattori di vulnerabilità che espongono più facilmente la persona a una serie di violenze: reati comuni contro il patrimonio come scippi, borseggi, frodi, ma anche ad altri fenomeni criminosi come inadempienze nelle cure da parte di terzi, trascuratezza, maltrattamenti, abbandono ed isolamento. La maggior parte di questi episodi si verifica tra le mura domestiche, dimensione che avvicina molto la categoria vittimologica in questione a quelle delle donne e dei minori. Rimangono però delle differenze nel caso delle persone in età avanzata, poiché rispetto a queste ultime l’ambiente domestico può essere teatro di violenza sia quando i crimini vengono compiuti dai familiari delle vittime (o da coloro che se ne dovrebbero prendere cura: badanti, infermieri etc.), come nelle fattispecie in danno dei minori e delle donne, sia da terzi estranei alla vita familiare della persona anziana. Da qui l'esigenza di compiere una riflessione (anche) nella prospettiva del diritto penale, tesa a valutare i maggiori profili di responsabilità degli autori dei delitti in parola ed evidenziare l'urgenza di nuove e/o migliori forme di prevenzione e assistenza coerenti con il contesto sociale e culturale di riferimento.

La tutela penale degli anziani

Simona Raffaele
2015-01-01

Abstract

Il tema dell’anzianità è assai dibattuto e per molti versi inesplorato. Spesso l’età anagrafica è caratterizzata da debolezza sia fisica che psicologica a volte resa vie più invalidante da un livello di istruzione basso o medio/basso. Si tratta di fattori di vulnerabilità che espongono più facilmente la persona a una serie di violenze: reati comuni contro il patrimonio come scippi, borseggi, frodi, ma anche ad altri fenomeni criminosi come inadempienze nelle cure da parte di terzi, trascuratezza, maltrattamenti, abbandono ed isolamento. La maggior parte di questi episodi si verifica tra le mura domestiche, dimensione che avvicina molto la categoria vittimologica in questione a quelle delle donne e dei minori. Rimangono però delle differenze nel caso delle persone in età avanzata, poiché rispetto a queste ultime l’ambiente domestico può essere teatro di violenza sia quando i crimini vengono compiuti dai familiari delle vittime (o da coloro che se ne dovrebbero prendere cura: badanti, infermieri etc.), come nelle fattispecie in danno dei minori e delle donne, sia da terzi estranei alla vita familiare della persona anziana. Da qui l'esigenza di compiere una riflessione (anche) nella prospettiva del diritto penale, tesa a valutare i maggiori profili di responsabilità degli autori dei delitti in parola ed evidenziare l'urgenza di nuove e/o migliori forme di prevenzione e assistenza coerenti con il contesto sociale e culturale di riferimento.
2015
8854852929
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