‘Sotto l’ale protettrici dell’Aquile coronate’: copisti stampatori e mecenatismo della corte estense

Il presente contributo si prefigge di indagare l’azione mecenatistica svolta dai duchi d’Este attraverso la produzione di manoscritti musicali così come di musica a stampa durante il XVII sec. A Ferrara prima e Modena poi, i duchi d’Este ebbero un ruolo significativo in campo musicale. Il deposito di questo interesse prioritario verso l’arte musicale è in buona parte rappresentato dalla collezione di fonti musicali custodite oggi presso la Biblioteca Estense Universitaria. Inoltre, carteggi e documentazione archivistica della casa d'Este svelano l’organizzazione e le dinamiche di produzione e committenza musicale della corte. Grazie a Francesco II (1674-1694), infaticabile promotore delle arti, l’attività musicale della corte conobbe il momento più intenso. Nel governo del giovane Francesco la musica divenne strumento di costruzione del consenso e affermazione pubblica del potere del ‘principe’. Il duca intrattenne rapporti con i più significativi musicisti del tempo e incentivò esecuzioni musicali in diverse istituzioni cittadine legate alla corte. Aiutato da segretari personali, informatori, bibliotecari, Francesco II radunò anche una numerosa serie di copisti regolarmente stipendiati in grado di assicurare un accurato servizio di copia della migliore musica in circolazione. Ma il duca rivolse particolare attenzione anche alla stampa musicale, grazie agli ‘stampatori ducali di musica’ come Cristoforo Canobi o Fortuniano Rosati. L’attività degli stampatori ducali si caratterizzò per le pubblicazioni di antologie di cantate, di musica sacra, di opere teoriche di autori modenesi e non, ma permise anche la circolazione di molta musica strumentale di autori attivi presso la corte tra cui Giovanni Battista Vitali, Giuseppe Colombi, Tommaso Pegolotti etc. [Altro abstract in inglese: The paper aims at investigating the patronage of the Dukes of Este during the seventeenth century through the production of musical manuscripts as well as printed music. The Dukes of Este played a significant role in the musical field. The most significant evidence of this priority interest in musical art is largely represented by the collection of musical sources kept today at the Biblioteca Estense Universitaria in Modena. Furthermore, archival documentation of the Este house reveals the organization and dynamics of musical production and commissioning of the court. Especially, during the two decades of Francesco II d’Este’s duchy (1674–94) music at the court reached its most splendid phase. Francesco II promoted extensive cultural initiatives in the city, including the renewal of the university, the activities of literary academies, and the reorganization of the ducal library. The duke felt compelled to collect and commission instrumental music for his own leisure and practice, as well as for entertainment at court. To ensure that he could enjoy the best music available, he did not limit himself to collecting and commissioning, but also organized a kind of book workshop at court, assembling a large number of regularly paid copyists who could provide an accurate musical manuscript copying service. Francesco II also ensured that music could circulate outside the court thanks to the press and the institution of the ‘ducal music printers’. The work of the ducal printers involved the publication of anthologies of cantatas, sacred music, and theoretical works by authors from Modena and elsewhere, while also enabling the dissemination of a considerable amount of instrumental music by composers who worked at the court, including Giovanni Battista Vitali, Tommaso Antonio Giuseppe Colombi and others].