Cosa è rimasto del valore legale del capitale sociale? E’ una domanda che sovente gli studiosi di area giuridica hanno dovuto fronteggiare per sostenere l’utilità di una disciplina che, agli occhi di molti, si rivela anacronistica, inefficiente o, comunque, non idonea a realizzare la funzione cui il capitale delle società europee sembra essere destinato. Peraltro, in epoca di crisi finanziaria, strutturale o “pandemica” che sia, la nozione di capitale legale è precipitata ulteriormente verso una sorta di puro nominalismo. Il dialogo sul tema oscilla tra la comprensione di sistemi ordinamentali differenti (essenzialmente, USA e Europa) e l’analisi di efficienza delle norme sul test di “solvency” delle imprese, che anche in Italia hanno avuto recente ingresso. L’ipotesi di studio, che ci si propone di approfondire, è legata alla possibilità di immaginare una sorta di conversione dell’obbligo di capitalizzazione in rischio della perdita del netto patrimoniale e, per questa via, trasferire il problema della patrimonializzazione minima (o adeguata) sul mercato assicurativo.
Legislazione “Covid” e diritto societario: cosa è rimasto del capitale legale?
DARIO LATELLA
2021-01-01
Abstract
Cosa è rimasto del valore legale del capitale sociale? E’ una domanda che sovente gli studiosi di area giuridica hanno dovuto fronteggiare per sostenere l’utilità di una disciplina che, agli occhi di molti, si rivela anacronistica, inefficiente o, comunque, non idonea a realizzare la funzione cui il capitale delle società europee sembra essere destinato. Peraltro, in epoca di crisi finanziaria, strutturale o “pandemica” che sia, la nozione di capitale legale è precipitata ulteriormente verso una sorta di puro nominalismo. Il dialogo sul tema oscilla tra la comprensione di sistemi ordinamentali differenti (essenzialmente, USA e Europa) e l’analisi di efficienza delle norme sul test di “solvency” delle imprese, che anche in Italia hanno avuto recente ingresso. L’ipotesi di studio, che ci si propone di approfondire, è legata alla possibilità di immaginare una sorta di conversione dell’obbligo di capitalizzazione in rischio della perdita del netto patrimoniale e, per questa via, trasferire il problema della patrimonializzazione minima (o adeguata) sul mercato assicurativo.Pubblicazioni consigliate
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