Il culto delle stelle cinematografiche è radicalmente incompatibile con la politica culturale della Chiesa cattolica italiana impostata da Pio XI nell’enciclica Vigilanti cura (1936). E tuttavia la stessa pubblicistica cattolica non sembra poter fare a meno del divismo: nel secondo dopoguerra, infatti, la stigmatizzazione del fenomeno non esclude la produzione di discorsi più o meno articolati, volti in ultima istanza alla promozione di attori, circostanze e comportamenti morali, secondo dinamiche che paiono trovare ispirazione nella tradizione degli exempla medievali e della vita dei santi. Il presente intervento intende studiare il caso di Ines Orsini, interprete di Maria Goretti nel film Cielo sulla palude (1949) di Augusto Genina, quale prototipo di ciò che chiamerei “discorso divistico cattolico”. I numerosi materiali pubblicati su Orsini, tra il 1949 e il 1952, da un periodico centrale per l’ideologia cattolica come «Famiglia Cristiana», schizzano un ritratto esistenziale (star-text) di eccezionale virtù e devozione che, chiudendo strategicamente la forbice attore-personaggio, fornisce ai fedeli una sorta di reincarnazione seducente della santa, funzionale all’umanizzazione e all’attualizzazione del messaggio salvifico, e in ultima istanza alla proposta di modelli di comportamento.

Santa diva. Maria Goretti, Ines Orsini e il discorso divistico cattolico

VITELLA, Federico
2020-01-01

Abstract

Il culto delle stelle cinematografiche è radicalmente incompatibile con la politica culturale della Chiesa cattolica italiana impostata da Pio XI nell’enciclica Vigilanti cura (1936). E tuttavia la stessa pubblicistica cattolica non sembra poter fare a meno del divismo: nel secondo dopoguerra, infatti, la stigmatizzazione del fenomeno non esclude la produzione di discorsi più o meno articolati, volti in ultima istanza alla promozione di attori, circostanze e comportamenti morali, secondo dinamiche che paiono trovare ispirazione nella tradizione degli exempla medievali e della vita dei santi. Il presente intervento intende studiare il caso di Ines Orsini, interprete di Maria Goretti nel film Cielo sulla palude (1949) di Augusto Genina, quale prototipo di ciò che chiamerei “discorso divistico cattolico”. I numerosi materiali pubblicati su Orsini, tra il 1949 e il 1952, da un periodico centrale per l’ideologia cattolica come «Famiglia Cristiana», schizzano un ritratto esistenziale (star-text) di eccezionale virtù e devozione che, chiudendo strategicamente la forbice attore-personaggio, fornisce ai fedeli una sorta di reincarnazione seducente della santa, funzionale all’umanizzazione e all’attualizzazione del messaggio salvifico, e in ultima istanza alla proposta di modelli di comportamento.
2020
978-884676040-1
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