La modulazione “farmacologica” della via Wnt/β-catenin, attraverso l’uso della curcumina può, innescare i processi di neurogenesi in grado di ridurre i danni legati all’evento ischemico. L’inibizione dell’attività del Dkk-3 si traduce sul piano terapeutico in un incremento dei processi di neurogenesi e di neuroprotezione con ripresa della riperfusione cerebrale. Il farmaco, bloccando e/o regolando l’attività del Dkk3 favorisce l’innesco della via Wnt/β-catenin e dei processi biologici ad essa correlati. La Curcumina consente quindi un precoce inizio dei processi di riperfusione e di neurogenesi con mitigazione del danno neuronale legato all’evento ischemico. Inoltre, grazie ai precoci processi di riperfusione si ha più rapida ed intensa ripresa neurologica con riduzione dei periodi di degenza e dei costi ad essi correlati. Inoltre, la Curcumina può anche avere funzioni profilattiche. Attraverso un attento ed orientato screening dei pazienti, selezionando pazienti ad alto rischio di evento ischemico cerebrale, la somministrazione preventiva della Curcumina potrebbe garantire una più corretta perfusione cerebrale in grado di contrastare eventi ischemici anche lievi e comunque premonitori di eventi tardivi ma più critici. Di fatto, a tutt’oggi, non esiste alcun preparato farmacologico che possa intervenire direttamente sui processi di neurogenesi favorendo nel contempo la ripresa dei processi di riperfusione.

Uso della Curcumina in metodi di trattamento dell'ischemia cerebrale

Maria Caffo
;
Salvatore Massimiliano Cardali;Antonino Germanò;Valeria Barresi;Rosanna Di Paola;Salvatore Cuzzocrea.
2022-01-01

Abstract

La modulazione “farmacologica” della via Wnt/β-catenin, attraverso l’uso della curcumina può, innescare i processi di neurogenesi in grado di ridurre i danni legati all’evento ischemico. L’inibizione dell’attività del Dkk-3 si traduce sul piano terapeutico in un incremento dei processi di neurogenesi e di neuroprotezione con ripresa della riperfusione cerebrale. Il farmaco, bloccando e/o regolando l’attività del Dkk3 favorisce l’innesco della via Wnt/β-catenin e dei processi biologici ad essa correlati. La Curcumina consente quindi un precoce inizio dei processi di riperfusione e di neurogenesi con mitigazione del danno neuronale legato all’evento ischemico. Inoltre, grazie ai precoci processi di riperfusione si ha più rapida ed intensa ripresa neurologica con riduzione dei periodi di degenza e dei costi ad essi correlati. Inoltre, la Curcumina può anche avere funzioni profilattiche. Attraverso un attento ed orientato screening dei pazienti, selezionando pazienti ad alto rischio di evento ischemico cerebrale, la somministrazione preventiva della Curcumina potrebbe garantire una più corretta perfusione cerebrale in grado di contrastare eventi ischemici anche lievi e comunque premonitori di eventi tardivi ma più critici. Di fatto, a tutt’oggi, non esiste alcun preparato farmacologico che possa intervenire direttamente sui processi di neurogenesi favorendo nel contempo la ripresa dei processi di riperfusione.
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