In questo studio viene indagata la realtà di Mazara del Vallo, identificata come la “città più araba dell’Italia” e “città di accoglienza”, poiché dagli anni ’60 del Novecento, per effetto delle migrazioni, convivono nella stessa realtà territoriale mazaresi e stranieri, soprattutto tunisini, occupati nel comparto della pesca. Tuttavia, nonostante sia stato avviato da anni un processo di integrazione, attraverso progetti mirati e modifiche allo statuto comunale, la città continua ad essere caratterizzata da due culture diverse, demarcate da un ‘confine’, che rallenta le prospettive di una reale inclusione.
Mazara del Vallo, estremo lembo dell’Europa, fra ‘confini urbani e sociali’ e fragili tentativi di inclusione
Di Blasi, E.
2022-01-01
Abstract
In questo studio viene indagata la realtà di Mazara del Vallo, identificata come la “città più araba dell’Italia” e “città di accoglienza”, poiché dagli anni ’60 del Novecento, per effetto delle migrazioni, convivono nella stessa realtà territoriale mazaresi e stranieri, soprattutto tunisini, occupati nel comparto della pesca. Tuttavia, nonostante sia stato avviato da anni un processo di integrazione, attraverso progetti mirati e modifiche allo statuto comunale, la città continua ad essere caratterizzata da due culture diverse, demarcate da un ‘confine’, che rallenta le prospettive di una reale inclusione.File in questo prodotto:
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