Le politiche di riqualificazione dei waterfront spesso vengono presentate come l’ultima frontiera della rigenerazione urbana ed è possibile, in effetti, che si trasformino nell’occasione per interpretare nuovi modelli di sviluppo e per misurarsi con i più innovativi strumenti della pianificazione e del progetto urbano. Si tratta di un tema complesso in cui questioni storiche e identitarie legate al rapporto col mare si sovrappongono alle scelte politiche e tecniche, alle contraddizioni istituzionali, alle fatiche della copianificazione e alla difficile convivenza con articolazioni funzionali che vanno dalle scelte logistico-infrastrutturali agli aspetti economici e sociali, fino alle azioni di adattamento sostenibile al cambiamento climatico. Per Messina la riconquista del mare “negato” ciclicamente si carica di un valore salvifico crescente e, negli anni, sono stati diversi gli strumenti urbanistici che ne hanno ignorato il valore o, sulla carta, indicato un futuro. Nel 2018 la presentazione dello Schema di massima del nuovo Prg di Messina ha fatto irruzione nel dibattito sulla riqualificazione del waterfront, andando oltre la dimensione di una riflessione che sembrava guardare esclusivamente al porto storico, dando invece nuovo senso ai processi di riqualificazione urbana attraverso una chiave ecologica, strategicamente sistemica e territoriale, inedita per questa città.
Da linea sottile a infrastruttura blu. La nuova visione del waterfront nello Schema di massima del Prg di Messina
ARENA, Marina
2022-01-01
Abstract
Le politiche di riqualificazione dei waterfront spesso vengono presentate come l’ultima frontiera della rigenerazione urbana ed è possibile, in effetti, che si trasformino nell’occasione per interpretare nuovi modelli di sviluppo e per misurarsi con i più innovativi strumenti della pianificazione e del progetto urbano. Si tratta di un tema complesso in cui questioni storiche e identitarie legate al rapporto col mare si sovrappongono alle scelte politiche e tecniche, alle contraddizioni istituzionali, alle fatiche della copianificazione e alla difficile convivenza con articolazioni funzionali che vanno dalle scelte logistico-infrastrutturali agli aspetti economici e sociali, fino alle azioni di adattamento sostenibile al cambiamento climatico. Per Messina la riconquista del mare “negato” ciclicamente si carica di un valore salvifico crescente e, negli anni, sono stati diversi gli strumenti urbanistici che ne hanno ignorato il valore o, sulla carta, indicato un futuro. Nel 2018 la presentazione dello Schema di massima del nuovo Prg di Messina ha fatto irruzione nel dibattito sulla riqualificazione del waterfront, andando oltre la dimensione di una riflessione che sembrava guardare esclusivamente al porto storico, dando invece nuovo senso ai processi di riqualificazione urbana attraverso una chiave ecologica, strategicamente sistemica e territoriale, inedita per questa città.Pubblicazioni consigliate
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