I tre fronti del soft–power russo: occidentalismo – panslavismo – eurasiatismo

Benché non contempli la coercizione tra i propri mezzi, il soft power rimane uno strumento di dominio e in quanto tale non può essere edulcorato e assimilato a “bonarie” politiche di self–promotion messe in atto dagli Stati. Indubbiamente, ha nella cultura il suo principale elemento fondativo, ma a volte questa è asservita a politiche di potenza che tentano di penetrare confini politici, facendo breccia nell’animo di uomini e donne condizionandone le coscienze. In questo saggio, ultimato e inviato ai curatori nel mese di agosto 2021 - quindi prima dell'inizio del conflitto russo-ucraino -, i riflettori vengono puntati sulla Russia, la grande potenza di mezzo che sta zelantemente cercando di ricostruire le architetture di un’egemonia crollata all’indomani della dissoluzione dello spazio sovietico. Ci si propone di fornire possibili chiavi di lettura e spunti di riflessione.