Nel saggio mi soffermo sulla critica di Simone Weil al teologico-politico, provando a mettere in luce la sua contestuale proposta di un universalismo religioso. Weil contesta ogni idea di potere politico rappresentato come direttamente derivante da un ordine divino e ribadisce, però, al contempo, la necessità che i detentori di un qualsivoglia potere mantengano lo sguardo costantemente rivolto alla dimensione trascendente e spirituale, sopportando, dunque, una certa tensione tra immanenza e trascendenza. Quello che vorrei mostrare è che Weil, difendendo l’universalismo religioso, assume consapevolmente tale tensione, rispondendo alla necessità, da un lato, di preservare l’importanza della dimensione spirituale, e, dall’altro, di non piegarla al fine di giustificare una sovranità “di diritto divino”, o, più in generale, un potere come ipostasi del Bene.
Universalismo religioso versus teologia politica. A partire da Simone Weil
Rita Fulco
2022-01-01
Abstract
Nel saggio mi soffermo sulla critica di Simone Weil al teologico-politico, provando a mettere in luce la sua contestuale proposta di un universalismo religioso. Weil contesta ogni idea di potere politico rappresentato come direttamente derivante da un ordine divino e ribadisce, però, al contempo, la necessità che i detentori di un qualsivoglia potere mantengano lo sguardo costantemente rivolto alla dimensione trascendente e spirituale, sopportando, dunque, una certa tensione tra immanenza e trascendenza. Quello che vorrei mostrare è che Weil, difendendo l’universalismo religioso, assume consapevolmente tale tensione, rispondendo alla necessità, da un lato, di preservare l’importanza della dimensione spirituale, e, dall’altro, di non piegarla al fine di giustificare una sovranità “di diritto divino”, o, più in generale, un potere come ipostasi del Bene.Pubblicazioni consigliate
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