Tenendo conto delle indagini già svolte in quest’ambito la ricerca “Spunti di vista” sui giovani di origine straniera vuole essere un contributo, seppur modesto, alla riflessione sul tema. Un dato sembra emergere chiaramente: i giovani, se non subiscono processi di etichettamento e discriminazione, tendono a mescolarsi tra loro costruendo identità nuove, capaci di andare oltre sia la cultura della maggioranza autoctona sia le culture di origine dei genitori. Solo costruendo culture ibride in cui passato, presente e futuro coesistono senza inutili integralismi o inaccettabili chiusure alla diversità, si possono almeno contenere incomprensioni e sopraffazioni. Per fare ciò bisogna costruire città aperte alle differenze rinunciando a rapporti di dominazioni o a discutibili gerarchizzazioni etniche e/o razziali.
Discriminazione etnico-razziale ed eredità coloniale
Tindaro Bellinvia
2013-01-01
Abstract
Tenendo conto delle indagini già svolte in quest’ambito la ricerca “Spunti di vista” sui giovani di origine straniera vuole essere un contributo, seppur modesto, alla riflessione sul tema. Un dato sembra emergere chiaramente: i giovani, se non subiscono processi di etichettamento e discriminazione, tendono a mescolarsi tra loro costruendo identità nuove, capaci di andare oltre sia la cultura della maggioranza autoctona sia le culture di origine dei genitori. Solo costruendo culture ibride in cui passato, presente e futuro coesistono senza inutili integralismi o inaccettabili chiusure alla diversità, si possono almeno contenere incomprensioni e sopraffazioni. Per fare ciò bisogna costruire città aperte alle differenze rinunciando a rapporti di dominazioni o a discutibili gerarchizzazioni etniche e/o razziali.Pubblicazioni consigliate
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