Negli ultimi tre decenni le organizzazioni religiose hanno guadagnato nuovi spazi di intervento e attività nelle società africane. Nel paper si esplorerà questa situazione a partire dal caso delle denominazioni cristiane. I piani di aggiustamento strutturale hanno comportato in Africa il progressivo ritrarsi dello stato da settori chiave dell'economia, quali i trasporti, l'istruzione e l'assistenza sanitaria. Spazi che sono stati occupati da privati, ONG o, in molti casi, organizzazioni caritatevoli. Queste ultime legate alle denominazioni cristiane in maniera indiretta o diretta, come è il caso delle ONG direttamente create dalle chiese. Nel contempo è cresciuto, a livello sovranazionale, il ruolo delle FBO, organismi cristiani interconfessionali, impegnati nel campo del caritatevole e dell'aiuto. Tale organismi intervengono in molti paesi africani, investendo proventi delle loro campagne di crowfunding o anche finanziamenti pubblici. Questo contesto sta cambiando il modo in cui l'intervento di cooperazione e di aiuto si era strutturato nel continente. Allo stesso tempo, il tipo di azione delle chiese si inserisce in una più ampia attività da loro promossa, volta a modificare e modellare le soggettività per renderle più coerenti con i capisaldi della ideologia neoliberale ormai dominante nel continente. Tali processi di soggettivazione possono essere visti come vere attività di pedagogia. Il paper vuole appunto riflettere su questo, utilizzando tanto la letteratura, ormai significativa, sull'argomento che esempi tratti dall'esperienza sul campo dell'autore.
Chiese, società civile e sviluppo in Africa subsahariana
SCHIRRIPA, GIUSEPPE DOMENICO
2016-01-01
Abstract
Negli ultimi tre decenni le organizzazioni religiose hanno guadagnato nuovi spazi di intervento e attività nelle società africane. Nel paper si esplorerà questa situazione a partire dal caso delle denominazioni cristiane. I piani di aggiustamento strutturale hanno comportato in Africa il progressivo ritrarsi dello stato da settori chiave dell'economia, quali i trasporti, l'istruzione e l'assistenza sanitaria. Spazi che sono stati occupati da privati, ONG o, in molti casi, organizzazioni caritatevoli. Queste ultime legate alle denominazioni cristiane in maniera indiretta o diretta, come è il caso delle ONG direttamente create dalle chiese. Nel contempo è cresciuto, a livello sovranazionale, il ruolo delle FBO, organismi cristiani interconfessionali, impegnati nel campo del caritatevole e dell'aiuto. Tale organismi intervengono in molti paesi africani, investendo proventi delle loro campagne di crowfunding o anche finanziamenti pubblici. Questo contesto sta cambiando il modo in cui l'intervento di cooperazione e di aiuto si era strutturato nel continente. Allo stesso tempo, il tipo di azione delle chiese si inserisce in una più ampia attività da loro promossa, volta a modificare e modellare le soggettività per renderle più coerenti con i capisaldi della ideologia neoliberale ormai dominante nel continente. Tali processi di soggettivazione possono essere visti come vere attività di pedagogia. Il paper vuole appunto riflettere su questo, utilizzando tanto la letteratura, ormai significativa, sull'argomento che esempi tratti dall'esperienza sul campo dell'autore.Pubblicazioni consigliate
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