Nelle città distrutte e più volte ricostruite su se stesse nel tempo, come avvenuto per Messina, la memoria archeologica si pone come un tassello della sequenza ininterrotta di testimonianze urbanistiche storiche. Frammenti che, dalla fondazione della colonia calcidese Zancle alle architetture moderne, restituiscono un mosaico urbano prezioso perché unico, tanto variegato quanto controverso. Un tale trascorso temporale, percorribile nei due sensi grazie all’apparato documentale presente negli archivi e costruttivo anche se non interamente sopravvissuto ai secoli, dev’essere riscoperto, dipanato e restituito a un bacino fruitivo che sia il più ampio possibile. In tal senso le declinazioni delle tecnologie digitali 2D e 3D offrono un grande ventaglio di possibilità non solo per la tutela della memoria cartacea, che è quanto di più fragile possa conservarsi e sopravvivere, ma anche materica. Il progetto di digitalizzazione su piattaforma GIS avviato per la città peloritana, che si propone di coprire l’intero arco cronologico, dalla fondazione alla modernità, concilia obiettivi di salvaguardia, archiviazione documentaria multi-fonte e di successiva fruizione a mezzo del sito web del Laboratorio di Documentazione DocMe1908. Il caso studio degli “Isolati” 402 e 403 di Messina si è posto come occasione primigenia per testare il metodo e valutarne l’efficacia.

Zancle Transita In Messana. L’affioramento Virtuale Del Frammento Urbano Stratificato Negli Isolati 402 E 403.

Giuseppina Salvo
Primo
2023-01-01

Abstract

Nelle città distrutte e più volte ricostruite su se stesse nel tempo, come avvenuto per Messina, la memoria archeologica si pone come un tassello della sequenza ininterrotta di testimonianze urbanistiche storiche. Frammenti che, dalla fondazione della colonia calcidese Zancle alle architetture moderne, restituiscono un mosaico urbano prezioso perché unico, tanto variegato quanto controverso. Un tale trascorso temporale, percorribile nei due sensi grazie all’apparato documentale presente negli archivi e costruttivo anche se non interamente sopravvissuto ai secoli, dev’essere riscoperto, dipanato e restituito a un bacino fruitivo che sia il più ampio possibile. In tal senso le declinazioni delle tecnologie digitali 2D e 3D offrono un grande ventaglio di possibilità non solo per la tutela della memoria cartacea, che è quanto di più fragile possa conservarsi e sopravvivere, ma anche materica. Il progetto di digitalizzazione su piattaforma GIS avviato per la città peloritana, che si propone di coprire l’intero arco cronologico, dalla fondazione alla modernità, concilia obiettivi di salvaguardia, archiviazione documentaria multi-fonte e di successiva fruizione a mezzo del sito web del Laboratorio di Documentazione DocMe1908. Il caso studio degli “Isolati” 402 e 403 di Messina si è posto come occasione primigenia per testare il metodo e valutarne l’efficacia.
2023
978-84-1170-608-7
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