L’articolo analizza il ruolo della comparazione nei trattati medici di Celio Aureliano, con particolare attenzione alle “Passiones celeres” e alle “Passiones tardae”, versioni latine rielaborate di opere perdute di Sorano di Efeso. L’autore impiega il paragone come strumento descrittivo, diagnostico e argomentativo, sfruttandone le potenzialità per precisare il dato semeiotico, conferire maggiore evidenza ai fenomeni patologici, e rafforzare la persuasività della sua esposizione. L’analisi mette in luce la varietà delle strategie comparative adottate, che spaziano dall’uso di similitudini per descrivere sintomi visibili e sensazioni del paziente all’impiego di analogie per sostenere o confutare tesi terapeutiche. Un paragrafo finale, in cui i “Gynaecia” di Celio sono messi a confronto con l’unico originale di Sorano sopravvissuto, mostra quali siano i margini di autonomia dell’autore latino nella rielaborazione del materiale originale. The article examines the role of comparison in the medical treatises of Caelius Aurelianus, with particular focus on the 'Passiones celeres' and 'Passiones tardae', Latin reworkings of lost works by Soranus of Ephesus. The author employs comparison as a descriptive, diagnostic, and argumentative tool, exploiting its potential to refine semiotic analysis, enhance the clarity of pathological phenomena, and reinforce the persuasiveness of his exposition. The study highlights the variety of comparative strategies adopted, ranging from the use of similes to depict visible symptoms and patient sensations to the application of analogies in supporting or refuting therapeutic arguments. A final section, comparing Caelius’ 'Gynaecia' with the only surviving original work by Soranus, explores the degree of autonomy the Latin author exercised in reworking his source material.
La strategia del paragone. Forme e fini della comparazione nei trattati di Celio Aureliano
Urso Anna Maria
2023-01-01
Abstract
L’articolo analizza il ruolo della comparazione nei trattati medici di Celio Aureliano, con particolare attenzione alle “Passiones celeres” e alle “Passiones tardae”, versioni latine rielaborate di opere perdute di Sorano di Efeso. L’autore impiega il paragone come strumento descrittivo, diagnostico e argomentativo, sfruttandone le potenzialità per precisare il dato semeiotico, conferire maggiore evidenza ai fenomeni patologici, e rafforzare la persuasività della sua esposizione. L’analisi mette in luce la varietà delle strategie comparative adottate, che spaziano dall’uso di similitudini per descrivere sintomi visibili e sensazioni del paziente all’impiego di analogie per sostenere o confutare tesi terapeutiche. Un paragrafo finale, in cui i “Gynaecia” di Celio sono messi a confronto con l’unico originale di Sorano sopravvissuto, mostra quali siano i margini di autonomia dell’autore latino nella rielaborazione del materiale originale. The article examines the role of comparison in the medical treatises of Caelius Aurelianus, with particular focus on the 'Passiones celeres' and 'Passiones tardae', Latin reworkings of lost works by Soranus of Ephesus. The author employs comparison as a descriptive, diagnostic, and argumentative tool, exploiting its potential to refine semiotic analysis, enhance the clarity of pathological phenomena, and reinforce the persuasiveness of his exposition. The study highlights the variety of comparative strategies adopted, ranging from the use of similes to depict visible symptoms and patient sensations to the application of analogies in supporting or refuting therapeutic arguments. A final section, comparing Caelius’ 'Gynaecia' with the only surviving original work by Soranus, explores the degree of autonomy the Latin author exercised in reworking his source material.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
A-M_Urso- La strategia del paragone.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
2.18 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.18 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.