Benché un'indagine sul problema dell’azione nell’etica socratica non possa prescindere dal riferimento a uno dei celebri “paradossi socratici”, vale a dire l'identificazione di virtù e conoscenza, più che approfondire i risvolti e le implicazioni dell’intellettualismo etico il presente contributo indaga il problema dell’azione a partire da una precisa prospettiva: quella dell’intervento divino, ovvero – nel caso di Socrate – della manifestazione del δαιμόνιον σημεῖον. Proprio sullo sfondo di un’etica intellettualistica, è infatti interessante esaminare quei casi in cui il segno demonico interviene per indirizzare la condotta di Socrate (o dei suoi amici) e in cui dunque, al requisito della conoscenza, si sostituisce l’intervento del dio.
Problemi dell’azione nell’etica socratica: il ruolo del daimonion semeion tra Platone e Senofonte
Francesca Pentassuglio
2015-01-01
Abstract
Benché un'indagine sul problema dell’azione nell’etica socratica non possa prescindere dal riferimento a uno dei celebri “paradossi socratici”, vale a dire l'identificazione di virtù e conoscenza, più che approfondire i risvolti e le implicazioni dell’intellettualismo etico il presente contributo indaga il problema dell’azione a partire da una precisa prospettiva: quella dell’intervento divino, ovvero – nel caso di Socrate – della manifestazione del δαιμόνιον σημεῖον. Proprio sullo sfondo di un’etica intellettualistica, è infatti interessante esaminare quei casi in cui il segno demonico interviene per indirizzare la condotta di Socrate (o dei suoi amici) e in cui dunque, al requisito della conoscenza, si sostituisce l’intervento del dio.Pubblicazioni consigliate
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