Questo saggio adotta un approccio interdisciplinare per esaminare il ruolo della religione nel processo di ricostruzione identitaria in seguito a una crisi, così come emerge dalle narrative personali di Michele Greco, successivamente al suo arresto nel 1986. Un’analisi del genere non può prescindere dal mettere in rilievo il contesto criminale e socio-culturale degli attori sociali presi in esame e i ruoli da loro ricoperti all’interno del sodalizio mafioso. In particolare, un quadro sull’influenza che la famiglia Greco ha esercitato per oltre un secolo a livello socio-economico e politico, serve da contesto all’analisi dell’identità sociale di Michele Greco e di quella mafiosa in seno a Cosa nostra durante gli anni Ottanta.
Papi, cupole e mandarini tardivi: Religiosità e identità nelle parole del boss Michele Greco
Rossella Merlino
2017-01-01
Abstract
Questo saggio adotta un approccio interdisciplinare per esaminare il ruolo della religione nel processo di ricostruzione identitaria in seguito a una crisi, così come emerge dalle narrative personali di Michele Greco, successivamente al suo arresto nel 1986. Un’analisi del genere non può prescindere dal mettere in rilievo il contesto criminale e socio-culturale degli attori sociali presi in esame e i ruoli da loro ricoperti all’interno del sodalizio mafioso. In particolare, un quadro sull’influenza che la famiglia Greco ha esercitato per oltre un secolo a livello socio-economico e politico, serve da contesto all’analisi dell’identità sociale di Michele Greco e di quella mafiosa in seno a Cosa nostra durante gli anni Ottanta.Pubblicazioni consigliate
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