La filosofia come ricostruzione

Questo studio analizza la svolta che, negli anni '20 del XX secolo, un'epoca di transizione economica, sociale e culturale, Dewey intendeva imprimere alla ricerca filosofica intendendola come attività di ricostruzione del conoscere e dell'agire umano. In particolare lo studio evidenzia l'interpretazione che Dewey forniva dello sviluppo del pensiero filosofico occidentale, dalle sue radici nel mondo greco fino al sorgere del pensiero scientifico moderno, a suo avviso incompleto finché il metodo scientifico sperimentale non fosse efficacemente esteso e applicato anche alle scienze morali e sociali. In ciò, secondo Dewey, risiedeva il compito innovativo della filosofia. L'efficacia filosofica di tale prospettiva, di cui sono peraltro sottolineati i limiti storiografici, viene sottolineata mostrando come essa abbia potuto determinare sviluppi influenti, anche se contrastanti, nel dibattito filosofio odierno, attraverso due imortanti filosofi "deweyani" del secondo Novecento come R. Rorty e H. Putnam.