Il saggio analizza le opportunità offerte dall’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale nell’attività della pubblica amministrazione e le perplessità generate dall’ammissione di decisioni amministrative elaborate tout court da tali sistemi. In particolare, se non sembrano esserci grosse difficoltà ad ammettere il provvedimento algoritmico nel caso di attività c.d. vincolata, data la struttura stessa della decisione adottata nell’ambito di un tal tipo di attività, in tutto simile allo schema seguito da un algoritmo, lo stesso non può dirsi dei provvedimenti algoritmici emessi a seguito di attività discrezionale, laddove ragioni di trasparenza efficienza e buona amministrazione, impongono necessariamente la chiara e puntuale esternazione della volontà dell’amministrazione. Risulta, allora, imprescindibile comprendere come bilanciare le esigenze di celerità, prevedibilità della decisione e certezza del diritto, che ben possono essere garantite dall’utilizzo dei sistemi algoritmici, con quella di garantire la presenza nel provvedimento, anche algoritmico, di una motivazione chiara e puntuale, così come prescritto, a pena di illegittimità, dall’art. 3 della L. n. 241 del 1990.
Note minime sul provvedimento amministrativo algoritmico e la sua motivazione
Ada Caldarera
2023-01-01
Abstract
Il saggio analizza le opportunità offerte dall’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale nell’attività della pubblica amministrazione e le perplessità generate dall’ammissione di decisioni amministrative elaborate tout court da tali sistemi. In particolare, se non sembrano esserci grosse difficoltà ad ammettere il provvedimento algoritmico nel caso di attività c.d. vincolata, data la struttura stessa della decisione adottata nell’ambito di un tal tipo di attività, in tutto simile allo schema seguito da un algoritmo, lo stesso non può dirsi dei provvedimenti algoritmici emessi a seguito di attività discrezionale, laddove ragioni di trasparenza efficienza e buona amministrazione, impongono necessariamente la chiara e puntuale esternazione della volontà dell’amministrazione. Risulta, allora, imprescindibile comprendere come bilanciare le esigenze di celerità, prevedibilità della decisione e certezza del diritto, che ben possono essere garantite dall’utilizzo dei sistemi algoritmici, con quella di garantire la presenza nel provvedimento, anche algoritmico, di una motivazione chiara e puntuale, così come prescritto, a pena di illegittimità, dall’art. 3 della L. n. 241 del 1990.File | Dimensione | Formato | |
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