«Il poligrafo. Giornale letterario», fondato da Luigi Lamberti e Vincenzo Monti e stampato tra l’aprile del 1811 e il maggio del 1814, pubblicò tra il 1813 e il 1814 tre dialoghi immaginari scritti da Monti, dal titolo "Il capro, il frullone della Crusca e Giambattista Gelli", "Il 31, il 36, il 46", "Il dottor Quaranzei, e il compare Trenta-prusor-uno", in cui il poeta polemizzava argutamente prima con la quarta edizione del vocabolario dell’Accademia della Crusca, pubblicata nel 1763, poi con la Crusca veronese dell’abate Cesari (1806-1811), infine con il letterato purista Luigi Angeloni. Il contenuto ideologico dei dialoghi sarà lasciato sullo sfondo in questo contributo, mentre sarà analizzata la tecnica compositiva usata da Monti, e in particolare le strategie di mimesi del parlato.
Mimesi del parlato nei dialoghi linguistici di Vincenzo Monti
Fabio Ruggiano
Primo
2024-01-01
Abstract
«Il poligrafo. Giornale letterario», fondato da Luigi Lamberti e Vincenzo Monti e stampato tra l’aprile del 1811 e il maggio del 1814, pubblicò tra il 1813 e il 1814 tre dialoghi immaginari scritti da Monti, dal titolo "Il capro, il frullone della Crusca e Giambattista Gelli", "Il 31, il 36, il 46", "Il dottor Quaranzei, e il compare Trenta-prusor-uno", in cui il poeta polemizzava argutamente prima con la quarta edizione del vocabolario dell’Accademia della Crusca, pubblicata nel 1763, poi con la Crusca veronese dell’abate Cesari (1806-1811), infine con il letterato purista Luigi Angeloni. Il contenuto ideologico dei dialoghi sarà lasciato sullo sfondo in questo contributo, mentre sarà analizzata la tecnica compositiva usata da Monti, e in particolare le strategie di mimesi del parlato.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.