In Sicilia, nonostante la poco favorevole congiuntura post Restaurazione, la comunità straniera conosce un notevole incremento. L’interesse della folta e variegata colonia straniera nell’isola – nel decennio inglese limitato quasi esclusivamente alle attività commerciali – sembrava ora volgersi progressivamente verso il settore finanziario e quello manifatturiero. Nei decenni preunitari l’intervento di mercanti, imprenditori e di capitalisti stranieri, attratti da un mercato da conquistare, ha vivacizzato e dinamizzato il contesto socioeconomico isolano, altrimenti incline alla conservazione, allergico alle innovazioni e caratterizzato da un grado assai basso di modernizzazione generale delle strutture economiche. La presenza straniera ha costituito un trait d’union di inestimabile importanza, con modelli istituzionali, economico-finanziari, sociali, culturali, di vita quotidiana dei paesi più avanzati, stimolandone le emulazioni. Tuttavia, l’importante mandato, affidato alla comunità straniera, di incrementare gli investimenti in nuova tecnologia, di contribuire a superare la scarsa ricettività in Sicilia nei confronti dei mutamenti tecnologici e produttivi, registrò un sostanziale fallimento, da cui derivò l’insuccesso del modello di sviluppo industriale imposto con la riforma tariffaria del 1823-24.
Immigrazioni di uomini, capitali, modelli culturali e sviluppo economico nella Sicilia preunitaria
La Macchia, AngelaPrimo
2023-01-01
Abstract
In Sicilia, nonostante la poco favorevole congiuntura post Restaurazione, la comunità straniera conosce un notevole incremento. L’interesse della folta e variegata colonia straniera nell’isola – nel decennio inglese limitato quasi esclusivamente alle attività commerciali – sembrava ora volgersi progressivamente verso il settore finanziario e quello manifatturiero. Nei decenni preunitari l’intervento di mercanti, imprenditori e di capitalisti stranieri, attratti da un mercato da conquistare, ha vivacizzato e dinamizzato il contesto socioeconomico isolano, altrimenti incline alla conservazione, allergico alle innovazioni e caratterizzato da un grado assai basso di modernizzazione generale delle strutture economiche. La presenza straniera ha costituito un trait d’union di inestimabile importanza, con modelli istituzionali, economico-finanziari, sociali, culturali, di vita quotidiana dei paesi più avanzati, stimolandone le emulazioni. Tuttavia, l’importante mandato, affidato alla comunità straniera, di incrementare gli investimenti in nuova tecnologia, di contribuire a superare la scarsa ricettività in Sicilia nei confronti dei mutamenti tecnologici e produttivi, registrò un sostanziale fallimento, da cui derivò l’insuccesso del modello di sviluppo industriale imposto con la riforma tariffaria del 1823-24.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
contributo.pdf
solo utenti autorizzati
Descrizione: Contributo
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.14 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.14 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.