Un proficuo trend di ricerca degli ultimi anni connette la “caduta” di Roma al “trionfo della natura sulle ambizioni umane” (K. Harper). Dietro una simile locuzione, sinteticamente evocativa, vi è la consapevolezza che i fattori ambientali, unitamente a imperatori, soldati e barbari, ebbero un peso determinante nel decretare il cruciale momento di passaggio dall’Antichità al Medioevo. Il contributo si propone di analizzare in particolare il ruolo che i cambiamenti climatici (ad es. la siccità in Asia centrale e il clima più freddo nell’Eurasia nordoccidentale nei secoli della tarda antichità) rivestirono nell’innescare alcune migrazioni di popoli, quali Unni e Goti, considerate dal dibattito storiografico contemporaneo tra le più fatali cause esterne della crisi irreversibile dell’Impero romano d’Occidente.
Migrazioni di popoli e fattori ambientali nella tarda antichità
Rosalba Arcuri
2024-01-01
Abstract
Un proficuo trend di ricerca degli ultimi anni connette la “caduta” di Roma al “trionfo della natura sulle ambizioni umane” (K. Harper). Dietro una simile locuzione, sinteticamente evocativa, vi è la consapevolezza che i fattori ambientali, unitamente a imperatori, soldati e barbari, ebbero un peso determinante nel decretare il cruciale momento di passaggio dall’Antichità al Medioevo. Il contributo si propone di analizzare in particolare il ruolo che i cambiamenti climatici (ad es. la siccità in Asia centrale e il clima più freddo nell’Eurasia nordoccidentale nei secoli della tarda antichità) rivestirono nell’innescare alcune migrazioni di popoli, quali Unni e Goti, considerate dal dibattito storiografico contemporaneo tra le più fatali cause esterne della crisi irreversibile dell’Impero romano d’Occidente.Pubblicazioni consigliate
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