Dalla Cassa per il Mezzogiorno alle nuove politiche di sviluppo dal “basso”: il contributo del Mezzogiorno alle politiche di coesione europea

nel secondo dopoguerra, il problema del superamento dei divari regionali di sviluppo è stato al centro del dibattito nazionale e si è concretizzato nella politica dell’intervento straordinario per il Sud. Nonostante i suoi limiti, questa politica, realizzata attraverso la Cassa per il Mezzogiorno sancisce l’affermarsi della programmazione come metodo sistematico, unitario e continuativo attraverso il quale promuovere lo sviluppo. Nei primi anni Novanta, l’abbandono definitivo di questa esperienza e la riattribuzione delle politiche di sviluppo regionale all’amministrazione ordinaria, procede parallelamente all’affermarsi delle politiche di coesione europee e del paradigma dello sviluppo locale che animano i contenuti delle politiche territoriali della cosiddetta “nuova programmazione”. Il capitolo si propone di ripercorrere questa storia, evidenziando il contributo che l’esperienza italiana ha dato al rafforzamento dei principi e dei valori che sono alla base delle politiche di coesione.