U-SPACE E CONTROLLO DEL TRAFFICO NELLA CIRCOLAZIONE DEI DRONI

Lo sviluppo delle nuove tecnologie in ambito aeronautico e, specificatamente, degli aeromobili a pilotaggio remoto, ha imposto una prima (e seppur tardiva) reazione da parte del legislatore eurounitario che - nell'anno 2019 - ha provveduto ad armonizzare la frammentata normativa a carattere nazionale in tale materia. Da lì a poco, complice anche un nuovo approccio nel sistema di gestione del traffico aereo per l'aviazione tradizionale che vede nell'azione di SESAR il principale attore e nella realizzazione del Cielo Unico Europeo il principale obiettivo della strategia europea, si è ritenuto necessario affrontare il complesso tema della sicurezza del traffico aereo dei mezzi unmanned e la loro integrazione nell'aviazione manned. In tale contesto, nel 2021, hanno visto la luce una serie di regolamenti eurounitari che si occupano di disciplinare l'erogazione dei servizi di controllo del traffico aereo agli aeromobili unmanned o, come più propriamente definito, lo U-Space.In questo senso la nuova normativa europea che mira a creare un mercato europeo degli UAS e dei Servizi UAS, sembra introdurre uno schema diverso da quello consueto che circondava l’aviazione e, soprattutto, i servizi di na- vigazione aerea. Il fatto che le operazioni UAS vengano solitamente svolte in un’area ristretta – in termini di con- fine geografico che, ad esempio coincidente con una pic- cola città o un distretto di una grande – ha portato a un ripensamento dei servizi di navigazione aerea prevedendo il passaggio da un modello chiuso e globale ad uno aperto ed eventualmente locale. Il lavoro provvede, dunque, ad offrire una disamina di questa normativa, sottolineando gli aspetti di maggiore rilevanza e di interazione con quella vigente, nonché evidenziando i profili più critici e le problematiche che tale disciplina lascia aperti.