Il presupposto teorico dal quale prende le mosse il presente contributo deriva dal ripensamento della teatralità oltre la prospettiva della performance intesa esclusivamente quale genere artistico, entro le coordinate storiche, sistemiche e culturali che nei differenti contesti la definiscono come tale, per interrogarsi piuttosto sulle possibili declinazioni e applicazioni, fuori dai confini dello spettacolo, delle dinamiche relazionali offerte dal paradigma teatrale. Leggere come teatro la vita sociale, intesa quale rete di interazioni, comporta mettere in discussione le categorie tradizionali di “arte” e “vita” e significa riconoscere un repertorio di azioni continuamente messo in scena e ricombinato sulla base di regole condivise, anche quando i protagonisti non ne abbiano consapevolezza. In particolare, la centralità del corpo nelle pratiche performative e il comportamento come principale oggetto d’analisi, secondo uno dei suggerimenti metodologici che provengono dai Performance Studies, offrono molteplici chiavi di lettura per interpretare la complessità del presente, attraverso i modi in cui nello spazio pubblico dialogano, o possono dialogare, la sfera individuale e quella sociale, gli eventi personali e collettivi e la rappresentazione simbolica, il piano del reale e quello dell’immaginario.
Lo spazio della finzione, la scena della realtà. Il contributo "post-disciplinare" dei Performance Studies
Katia Trifirò
2024-01-01
Abstract
Il presupposto teorico dal quale prende le mosse il presente contributo deriva dal ripensamento della teatralità oltre la prospettiva della performance intesa esclusivamente quale genere artistico, entro le coordinate storiche, sistemiche e culturali che nei differenti contesti la definiscono come tale, per interrogarsi piuttosto sulle possibili declinazioni e applicazioni, fuori dai confini dello spettacolo, delle dinamiche relazionali offerte dal paradigma teatrale. Leggere come teatro la vita sociale, intesa quale rete di interazioni, comporta mettere in discussione le categorie tradizionali di “arte” e “vita” e significa riconoscere un repertorio di azioni continuamente messo in scena e ricombinato sulla base di regole condivise, anche quando i protagonisti non ne abbiano consapevolezza. In particolare, la centralità del corpo nelle pratiche performative e il comportamento come principale oggetto d’analisi, secondo uno dei suggerimenti metodologici che provengono dai Performance Studies, offrono molteplici chiavi di lettura per interpretare la complessità del presente, attraverso i modi in cui nello spazio pubblico dialogano, o possono dialogare, la sfera individuale e quella sociale, gli eventi personali e collettivi e la rappresentazione simbolica, il piano del reale e quello dell’immaginario.Pubblicazioni consigliate
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