Sullo sfondo della propagazione della febbre spagnuola in tutto il mondo sul finire della seconda guerra mondiale, la ricerca ha inteso in questa sede, analizzare l’impatto dell’influenza spagnola in Italia, con particolare riferimento a Napoli e provincia, In questa fase del progetto di ricerca, si è inteso privilegiare il campo dell’opinione pubblica, nel quale si riversavano, soprattutto attraverso i quotidiani, i dubbi e le paure delle persone, la ricerca di improbabili rimedi, gli stessi interventi oscillanti e perplessi della medicina e degli apparati sanitari. Per significative campionature, si è proceduto a scandagliare la prassi comunicativa della stampa periodica di Napoli e dintorni. Sui quotidiani, si informavano i lettori dell’evolversi della pandemia, in un quadro che restava tuttavia aperto e contradditorio. La conoscenza e la percezione della cosiddetta spagnuola riempiva così i fogli nazionali e locali, dal Corriere della Sera al Mattino, dalla Gazzetta di Benevento, alla vita del Sannio e di molte altre testate. In un tale scenario, i quotidiani si prestavano ad un’opera di sottovalutazione, se non disinformazione, fra la popolazione, intorno alla reale entità dell’epidemia, alternando la pubblicazione di notizie frammentarie e contradditorie circa la sua propagazione alle raccomandazioni delle autorità, e l’aneddotica alla «reclame» di cure miracolose.

La febbre spagnola a Napoli e dintorni. Spunti per un'indagine

Pelleriti, Provvidenza
2024-01-01

Abstract

Sullo sfondo della propagazione della febbre spagnuola in tutto il mondo sul finire della seconda guerra mondiale, la ricerca ha inteso in questa sede, analizzare l’impatto dell’influenza spagnola in Italia, con particolare riferimento a Napoli e provincia, In questa fase del progetto di ricerca, si è inteso privilegiare il campo dell’opinione pubblica, nel quale si riversavano, soprattutto attraverso i quotidiani, i dubbi e le paure delle persone, la ricerca di improbabili rimedi, gli stessi interventi oscillanti e perplessi della medicina e degli apparati sanitari. Per significative campionature, si è proceduto a scandagliare la prassi comunicativa della stampa periodica di Napoli e dintorni. Sui quotidiani, si informavano i lettori dell’evolversi della pandemia, in un quadro che restava tuttavia aperto e contradditorio. La conoscenza e la percezione della cosiddetta spagnuola riempiva così i fogli nazionali e locali, dal Corriere della Sera al Mattino, dalla Gazzetta di Benevento, alla vita del Sannio e di molte altre testate. In un tale scenario, i quotidiani si prestavano ad un’opera di sottovalutazione, se non disinformazione, fra la popolazione, intorno alla reale entità dell’epidemia, alternando la pubblicazione di notizie frammentarie e contradditorie circa la sua propagazione alle raccomandazioni delle autorità, e l’aneddotica alla «reclame» di cure miracolose.
2024
979-12-235-0112-2
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