«Serviranno più immigrati, anche se prevedo che ci sarà una competizione tra paesi sulla qualità degli immigrati» . Il divulgatore scientifico Piero Angela ha trattato la tematica immigrazione in plurimi interventi muovendo, in particolare, dalle evidenze offerte dal calo demografico e dal conseguente invecchiamento della popolazione italiana . Nonostante le teorie circa la necessità di far leva sull’apporto della manodopera straniera per il regolare funzionamento del nostro mercato del lavoro l’Italia sconta una normativa restrittiva il cui anacronismo è provato dalle continue sanatorie. La tendenza a ricorrere ad interventi straordinari in luogo di un governo stabile dell’immigrazione, processo ormai strutturale, mina la capacità del nostro Paese di favorire l’inclusione dei migranti. Muovendo dalla disanima dei principali interventi normativi in materia, il contributo intende dimostrare, adottando il metodo suggerito da Angela, i limiti della stessa in ordine alle principali tematiche sottese all’affermazione di partenza. Lo scopo è di fornire una chiave di lettura della realtà aderente al dato scientifico che in tema di immigrazione appare troppo spesso in ombra rispetto a un comune sentire frutto di dinamiche politiche di discutibile rigore.
“Serviranno più immigrati” (parola di Piero Angela). Contorni e limiti di una normativa anacronistica
elena,girasella
2025-01-01
Abstract
«Serviranno più immigrati, anche se prevedo che ci sarà una competizione tra paesi sulla qualità degli immigrati» . Il divulgatore scientifico Piero Angela ha trattato la tematica immigrazione in plurimi interventi muovendo, in particolare, dalle evidenze offerte dal calo demografico e dal conseguente invecchiamento della popolazione italiana . Nonostante le teorie circa la necessità di far leva sull’apporto della manodopera straniera per il regolare funzionamento del nostro mercato del lavoro l’Italia sconta una normativa restrittiva il cui anacronismo è provato dalle continue sanatorie. La tendenza a ricorrere ad interventi straordinari in luogo di un governo stabile dell’immigrazione, processo ormai strutturale, mina la capacità del nostro Paese di favorire l’inclusione dei migranti. Muovendo dalla disanima dei principali interventi normativi in materia, il contributo intende dimostrare, adottando il metodo suggerito da Angela, i limiti della stessa in ordine alle principali tematiche sottese all’affermazione di partenza. Lo scopo è di fornire una chiave di lettura della realtà aderente al dato scientifico che in tema di immigrazione appare troppo spesso in ombra rispetto a un comune sentire frutto di dinamiche politiche di discutibile rigore.Pubblicazioni consigliate
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