Berlino non è solo una città, è un simbolo, è un’icona geografica del XX secolo e delle generazioni che lo hanno attraversato. Non c’è un luogo in Europa e nel mondo che possa rappresentare il Novecento in maniera più profonda, ma anche più sintetica di Berlino. Dal 1989 una parte di questa città è scomparsa. Da allora – come sempre – tutto è cambiato, eppure, come elementi spettrali, i luoghi del passato riaffiorano continuamente sovrapponendosi al presente, sia nella memoria collettiva dei berlinesi, sia nell’immaginazione dei visitatori, che entusiasti sognano di approcciarli. Ancora oggi, su questo territorio, sono riscontrabili molteplici luoghi, tanti quanti sono stati i progetti che hanno ridisegnato questa città. Cionondimeno, secondo alcuni autorevoli studiosi Berlino rappresenta un paradosso. A dispetto, infatti, della sua centralità geopolitica odierna e passata, a dispetto delle immagini che evoca e delle emozioni che suscita, del fermento culturale che la agita, non presenta una complessità storica, paragonabile a quella di altre capitali europee. Benché nasca nel Medioevo, è solo dal XVIII secolo che comincia ad acquisire una certa importanza, sempre più preponderante dagli ultimi decenni dell’Ottocento. La sua ascesa è stata, quindi, repentina e, in quanto tale, la città avrebbe finito per acquisire un’identità “debole”, non sedimentata nel tempo. E questa debolezza la renderebbe particolarmente avvezza ai cambiamenti, che qui finiscono sempre per acquisire proporzioni enormi, se non, addirittura, estreme. Così, più di qualsiasi altro luogo, avrebbe fatto proprie le forze del Novecento. Una sorta di “berlinitudine”, che avrebbe finito per forgiare, non tanto l’animo dei berlinesi, quanto piuttosto la forma (o l’amorfismo) della città. In realtà, chi scrive ritiene che non sia appropriato affermare che l’identità di Berlino sia un’identità debole, tale da renderla priva di forma. Al contrario, in quanto teatro ed epicentro dei grandi drammi del XX secolo, la sua identità è necessariamente plurale e i caratteri che la compongono sono terribilmente forti. Le apparenti contraddizioni architettoniche che la caratterizzano sono espressione della sua complessità e l’essenza stessa della sua forma.

Spazio urbano e potere: identità confliggenti nell’esperienze berlinese

Arangio, Alessandro
2025-01-01

Abstract

Berlino non è solo una città, è un simbolo, è un’icona geografica del XX secolo e delle generazioni che lo hanno attraversato. Non c’è un luogo in Europa e nel mondo che possa rappresentare il Novecento in maniera più profonda, ma anche più sintetica di Berlino. Dal 1989 una parte di questa città è scomparsa. Da allora – come sempre – tutto è cambiato, eppure, come elementi spettrali, i luoghi del passato riaffiorano continuamente sovrapponendosi al presente, sia nella memoria collettiva dei berlinesi, sia nell’immaginazione dei visitatori, che entusiasti sognano di approcciarli. Ancora oggi, su questo territorio, sono riscontrabili molteplici luoghi, tanti quanti sono stati i progetti che hanno ridisegnato questa città. Cionondimeno, secondo alcuni autorevoli studiosi Berlino rappresenta un paradosso. A dispetto, infatti, della sua centralità geopolitica odierna e passata, a dispetto delle immagini che evoca e delle emozioni che suscita, del fermento culturale che la agita, non presenta una complessità storica, paragonabile a quella di altre capitali europee. Benché nasca nel Medioevo, è solo dal XVIII secolo che comincia ad acquisire una certa importanza, sempre più preponderante dagli ultimi decenni dell’Ottocento. La sua ascesa è stata, quindi, repentina e, in quanto tale, la città avrebbe finito per acquisire un’identità “debole”, non sedimentata nel tempo. E questa debolezza la renderebbe particolarmente avvezza ai cambiamenti, che qui finiscono sempre per acquisire proporzioni enormi, se non, addirittura, estreme. Così, più di qualsiasi altro luogo, avrebbe fatto proprie le forze del Novecento. Una sorta di “berlinitudine”, che avrebbe finito per forgiare, non tanto l’animo dei berlinesi, quanto piuttosto la forma (o l’amorfismo) della città. In realtà, chi scrive ritiene che non sia appropriato affermare che l’identità di Berlino sia un’identità debole, tale da renderla priva di forma. Al contrario, in quanto teatro ed epicentro dei grandi drammi del XX secolo, la sua identità è necessariamente plurale e i caratteri che la compongono sono terribilmente forti. Le apparenti contraddizioni architettoniche che la caratterizzano sono espressione della sua complessità e l’essenza stessa della sua forma.
2025
979-12-80899-10-1
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Descrizione: Berlino
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