L’opera di Robert Musil offre un tema esemplare per un’analisi teorica che vada oltre una filosofia della letteratura intesa come messa in rilievo delle differenze tra generi. A differenza di molti scrittori del suo tempo, Musil ha attirato l’attenzione per la rilevanza speculativa della sua produzione, che costituisce un vero e proprio manifesto teorico ed estetico: l’utopia del saggismo. Il mio intento principale non consiste soltanto nel proporre un’interpretazione che valorizzi il contributo letterario di Musil alla filosofia, ma di mostrare come tale contributo implichi una messa in questione radicale dei confini tra i generi della scrittura letteraria e filosofica. Questa messa in questione tende verso un’ibridazione di tali pratiche, senza però sfociare né nell’assorbimento della filosofia nella letteratura né, peggio ancora, nella riduzione della filosofia a un genere letterario privo di significato veritativo. La componente saggistica va oltre la semplice inserzione di digressioni teoriche all’interno della trama narrativa. Musil adotta i metodi rigorosi della sperimentazione scientifica, condotta a livello del mezzo linguistico ed espressivo, fino a coincidere con l’esecuzione stessa dell’opera letteraria. Musil non cerca nella narrazione paradigmi espressivi o descrittivi alternativi, né considera la letteratura come travestimento poetico-finzione di tesi filosofiche preconcette. Il saggismo di Musil costituisce così un genere di scrittura distinto, che oltrepassa tanto il romanzo quanto il trattato filosofico-scientifico, dando origine a una sintesi unica, raramente riscontrabile in altri esempi della letteratura del Novecento. Il “saggio”, per Musil, non è semplicemente un genere letterario tra gli altri: esso è animato da impulsi sia etici che epistemologici, assorbendo la scrittura filosofica e quella letteraria tanto nei modi concreti della loro realizzazione quanto nella riflessione metaletteraria che ne orienta lo sviluppo.
La letteratura come pratica filosofico-sperimentale nel saggismo di Robert Musil
Edoardo Fugali
2024-01-01
Abstract
L’opera di Robert Musil offre un tema esemplare per un’analisi teorica che vada oltre una filosofia della letteratura intesa come messa in rilievo delle differenze tra generi. A differenza di molti scrittori del suo tempo, Musil ha attirato l’attenzione per la rilevanza speculativa della sua produzione, che costituisce un vero e proprio manifesto teorico ed estetico: l’utopia del saggismo. Il mio intento principale non consiste soltanto nel proporre un’interpretazione che valorizzi il contributo letterario di Musil alla filosofia, ma di mostrare come tale contributo implichi una messa in questione radicale dei confini tra i generi della scrittura letteraria e filosofica. Questa messa in questione tende verso un’ibridazione di tali pratiche, senza però sfociare né nell’assorbimento della filosofia nella letteratura né, peggio ancora, nella riduzione della filosofia a un genere letterario privo di significato veritativo. La componente saggistica va oltre la semplice inserzione di digressioni teoriche all’interno della trama narrativa. Musil adotta i metodi rigorosi della sperimentazione scientifica, condotta a livello del mezzo linguistico ed espressivo, fino a coincidere con l’esecuzione stessa dell’opera letteraria. Musil non cerca nella narrazione paradigmi espressivi o descrittivi alternativi, né considera la letteratura come travestimento poetico-finzione di tesi filosofiche preconcette. Il saggismo di Musil costituisce così un genere di scrittura distinto, che oltrepassa tanto il romanzo quanto il trattato filosofico-scientifico, dando origine a una sintesi unica, raramente riscontrabile in altri esempi della letteratura del Novecento. Il “saggio”, per Musil, non è semplicemente un genere letterario tra gli altri: esso è animato da impulsi sia etici che epistemologici, assorbendo la scrittura filosofica e quella letteraria tanto nei modi concreti della loro realizzazione quanto nella riflessione metaletteraria che ne orienta lo sviluppo.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


