Agli inizi degli anni Settanta, la Cee lanciò la politica mediterranea globale con l’obiettivo di rafforzare il suo ruolo politico ed economico nell’area. L’affermazione dei paesi del Sud del mondo, la questione mediorientale e la competizione fra le superpotenze resero il Mediterraneo un’area strategica per gli interessi europei. In questo quadro, rientrò l’accordo tra la Cee e la Tunisia siglato nel 1976, che prevedeva il rafforzamento delle relazioni economiche, finanziarie e sociali tra le due sponde del Mediterraneo. Il risultato dell’accordo di cooperazione fu al di sotto delle aspettative: il mercato tunisino e quello comunitario entrarono in concorrenza, complice anche la crisi economica e gli allargamenti successivi della Cee ai paesi mediterranei. I cambiamenti intervenuti negli anni Ottanta nei paesi terzi mediterranei, nonché le trasformazioni politiche ed economiche internazionali, riorientarono gli obiettivi della politica di cooperazione comunitaria verso l’area e, più ampiamente, verso i paesi in via di sviluppo.
La prima cooperazione euromediterranea: il caso tunisino (1976-1987)
Nancy De Leo
2025-01-01
Abstract
Agli inizi degli anni Settanta, la Cee lanciò la politica mediterranea globale con l’obiettivo di rafforzare il suo ruolo politico ed economico nell’area. L’affermazione dei paesi del Sud del mondo, la questione mediorientale e la competizione fra le superpotenze resero il Mediterraneo un’area strategica per gli interessi europei. In questo quadro, rientrò l’accordo tra la Cee e la Tunisia siglato nel 1976, che prevedeva il rafforzamento delle relazioni economiche, finanziarie e sociali tra le due sponde del Mediterraneo. Il risultato dell’accordo di cooperazione fu al di sotto delle aspettative: il mercato tunisino e quello comunitario entrarono in concorrenza, complice anche la crisi economica e gli allargamenti successivi della Cee ai paesi mediterranei. I cambiamenti intervenuti negli anni Ottanta nei paesi terzi mediterranei, nonché le trasformazioni politiche ed economiche internazionali, riorientarono gli obiettivi della politica di cooperazione comunitaria verso l’area e, più ampiamente, verso i paesi in via di sviluppo.Pubblicazioni consigliate
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