Le suggestioni legate all’intelligenza artificiale, negli ultimi mesi, hanno messo in secondo piano, nel dibattito pubblico, il progetto Metaverso. Al di là degli evidenti link tecnologici che legano i due argomenti, siamo comunque di fronte a un unico step evolutivo, la cui forma è ancora incerta, ma la cui direzione appare abbastanza chiara. Una direzione che sembra allontanarci sempre più non soltanto dalle profezie che hanno accompagnato la rivoluzione digitale di fine Novecento, ormai già da quasi un ventennio rivelatesi in buona parte frutto di un entusiasmo eccessivo e basate sull’erronea convinzione che la Rete potesse cancellare – nel bene e nel male – le principali caratteristiche della modernità, invece di riprodurle anche nella dimensione on-line. Piuttosto, appaiono maggiormente distanti anche alcune di quelle premesse attorno alle quali avevamo costruito un’interpretazione dominante della società digitale. Sviluppate tali premesse, il contributo intende dimostrare come il cambiamento di cui parliamo non ci porterà verso un’Internet 3.0.
L’era del Metaverso. Perché non sarà un’Internet 3.0
Marco Centorrino
2025-01-01
Abstract
Le suggestioni legate all’intelligenza artificiale, negli ultimi mesi, hanno messo in secondo piano, nel dibattito pubblico, il progetto Metaverso. Al di là degli evidenti link tecnologici che legano i due argomenti, siamo comunque di fronte a un unico step evolutivo, la cui forma è ancora incerta, ma la cui direzione appare abbastanza chiara. Una direzione che sembra allontanarci sempre più non soltanto dalle profezie che hanno accompagnato la rivoluzione digitale di fine Novecento, ormai già da quasi un ventennio rivelatesi in buona parte frutto di un entusiasmo eccessivo e basate sull’erronea convinzione che la Rete potesse cancellare – nel bene e nel male – le principali caratteristiche della modernità, invece di riprodurle anche nella dimensione on-line. Piuttosto, appaiono maggiormente distanti anche alcune di quelle premesse attorno alle quali avevamo costruito un’interpretazione dominante della società digitale. Sviluppate tali premesse, il contributo intende dimostrare come il cambiamento di cui parliamo non ci porterà verso un’Internet 3.0.Pubblicazioni consigliate
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