Negli anni successivi all’indipendenza, la Tunisia guidata da Habib Bourguiba cercò di definire un proprio modello di sviluppo economico e istituzionale, in equilibrio tra l’eredità del protettorato francese e le nuove dinamiche della cooperazione internazionale. Fu in questo scenario che la Comunità Economica Europea (CEE) cominciò a emergere come un partner strategico, in grado di offrire strumenti di cooperazione commerciale, preferenze tariffarie e, in prospettiva, forme di assistenza tecnica e industriale. L’“ancoraggio” tunisino all’Occidente, e in particolare all’Europa comunitaria, fu il frutto di una scelta politica deliberata, ma anche di un’esigenza strutturale, che rifletteva la posizione vulnerabile di un piccolo stato postcoloniale alle prese con la costruzione dello stato nazionale. Questo saggio analizza le dinamiche che portarono alla firma del primo accordo di associazione tra la CEE e la Tunisia nel 1969, evidenziando il passaggio dal socialismo destouriano alla liberalizzazione economica – Infitah – avviata da Hédi Nouira. Attraverso una lettura incrociata delle diverse dimensioni della politica estera tunisina – tra il suo ruolo all’interno delle Nazioni Unite, i rapporti bilaterali con i paesi occidentali e l’apertura verso la CEE – e dei suoi piani economici, si intende ricostruire le aspettative, le contraddizioni e i risultati di una relazione che ha segnato profondamente la traiettoria dello sviluppo tunisino.
L’influenza della Cee sul modello di sviluppo tunisino: dal socialismo di Ahmed Ben Salah all'Infitah di Hédi Nouira
Nancy De Leo
2025-01-01
Abstract
Negli anni successivi all’indipendenza, la Tunisia guidata da Habib Bourguiba cercò di definire un proprio modello di sviluppo economico e istituzionale, in equilibrio tra l’eredità del protettorato francese e le nuove dinamiche della cooperazione internazionale. Fu in questo scenario che la Comunità Economica Europea (CEE) cominciò a emergere come un partner strategico, in grado di offrire strumenti di cooperazione commerciale, preferenze tariffarie e, in prospettiva, forme di assistenza tecnica e industriale. L’“ancoraggio” tunisino all’Occidente, e in particolare all’Europa comunitaria, fu il frutto di una scelta politica deliberata, ma anche di un’esigenza strutturale, che rifletteva la posizione vulnerabile di un piccolo stato postcoloniale alle prese con la costruzione dello stato nazionale. Questo saggio analizza le dinamiche che portarono alla firma del primo accordo di associazione tra la CEE e la Tunisia nel 1969, evidenziando il passaggio dal socialismo destouriano alla liberalizzazione economica – Infitah – avviata da Hédi Nouira. Attraverso una lettura incrociata delle diverse dimensioni della politica estera tunisina – tra il suo ruolo all’interno delle Nazioni Unite, i rapporti bilaterali con i paesi occidentali e l’apertura verso la CEE – e dei suoi piani economici, si intende ricostruire le aspettative, le contraddizioni e i risultati di una relazione che ha segnato profondamente la traiettoria dello sviluppo tunisino.Pubblicazioni consigliate
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