Utilizzando, per la prima volta in maniera completa e sistematica, le carte dell'Archivio storico del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani relative al periodo dell'emigrazione antifascista, il volume ricostruisce la storia della Massoneria italiana nell'arco cronologico compreso tra la sua soppressione, ad opera della dittatura fascista, e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La vicenda del Grande Oriente d'Italia dell'esilio, quale si ricostituisce a Parigi nel 1930, viene indagata nell'articolazione delle Logge ad esso affiliate operanti in Francia, Inghilterra, Argentina, Tunisia ecc., nei rapporti che i suoi esponenti intrattengono con le altre componenti dell'antifascismo liberaldemocratico, repubblicano e socialista, nei ripetuti tentativi di ripristinare collegamenti organici con le altre Massonerie europee ed americane, alla ricerca di solidarietà e aiuto nella difficile opera di denuncia del carattere liberticida del regime mussoliniano e di sensibilizzazione antifascista dell'opinione pubblica internazionale. Il volume dedica particolare attenzione al tema, sino ad oggi quasi del tutto inesplorato, della condizione dei massoni italiani sotto il fascismo: dai tentativi di ricostituire vere e proprie Logge clandestine in collegamento con gli esuli, alle molteplici altre forme (riunioni private, aggregazioni per piccoli gruppi ecc.) nelle quali si espresse la mai venuta meno fedeltà a quel trinomio massonico Libertà-Eguaglianza-Fratellanza del quale il fascismo italiano ed europeo rappresentò la dichiarata negazione e l'antitesi radicale
La Massoneria italiana nell'esilio e nella clandestinità 1927-1939
FEDELE, Santi
2005-01-01
Abstract
Utilizzando, per la prima volta in maniera completa e sistematica, le carte dell'Archivio storico del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani relative al periodo dell'emigrazione antifascista, il volume ricostruisce la storia della Massoneria italiana nell'arco cronologico compreso tra la sua soppressione, ad opera della dittatura fascista, e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La vicenda del Grande Oriente d'Italia dell'esilio, quale si ricostituisce a Parigi nel 1930, viene indagata nell'articolazione delle Logge ad esso affiliate operanti in Francia, Inghilterra, Argentina, Tunisia ecc., nei rapporti che i suoi esponenti intrattengono con le altre componenti dell'antifascismo liberaldemocratico, repubblicano e socialista, nei ripetuti tentativi di ripristinare collegamenti organici con le altre Massonerie europee ed americane, alla ricerca di solidarietà e aiuto nella difficile opera di denuncia del carattere liberticida del regime mussoliniano e di sensibilizzazione antifascista dell'opinione pubblica internazionale. Il volume dedica particolare attenzione al tema, sino ad oggi quasi del tutto inesplorato, della condizione dei massoni italiani sotto il fascismo: dai tentativi di ricostituire vere e proprie Logge clandestine in collegamento con gli esuli, alle molteplici altre forme (riunioni private, aggregazioni per piccoli gruppi ecc.) nelle quali si espresse la mai venuta meno fedeltà a quel trinomio massonico Libertà-Eguaglianza-Fratellanza del quale il fascismo italiano ed europeo rappresentò la dichiarata negazione e l'antitesi radicalePubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.