Nel tempo in cui i muri perimetrali della modernità si sgretolano, in un contesto epocale sempre più deregolamentato e complesso, i nuovi e incontenibili flussi migratori – veri e propri esodi – fanno guardare oltre i confini del topos, rivelatisi insufficienti a trattenere il senso del politico. L’incertezza apre spazi di riflessione inediti che suggeriscono di ripensare la politica in uno spazio dai margini frammentati e instabili. Il popolo di Javhè si presta nella sua singolarità a paradigma. Riflettere su alcuni aspetti di questa politicità dai “confini di sabbia”, forgiata nelle distese del deserto, dà occasione di riconoscere allo spazio politico quella “tensione verso” che il pensiero logocentrico ha finito per occultare, ma che oggi riemerge nelle pagine di studiosi come Martin Buber, Hannah Arendt, Zygmunt Bauman. Seguendone le voci, l’autrice si avventura lungo la via dell’esodo e ricerca le tracce del “passare” che la modernità condivide con i più antichi figli d’Israele.
Confini di sabbia. Un'ermeneutica simbolica dell'esodo.
SCHEPIS, Maria Felicia
2005-01-01
Abstract
Nel tempo in cui i muri perimetrali della modernità si sgretolano, in un contesto epocale sempre più deregolamentato e complesso, i nuovi e incontenibili flussi migratori – veri e propri esodi – fanno guardare oltre i confini del topos, rivelatisi insufficienti a trattenere il senso del politico. L’incertezza apre spazi di riflessione inediti che suggeriscono di ripensare la politica in uno spazio dai margini frammentati e instabili. Il popolo di Javhè si presta nella sua singolarità a paradigma. Riflettere su alcuni aspetti di questa politicità dai “confini di sabbia”, forgiata nelle distese del deserto, dà occasione di riconoscere allo spazio politico quella “tensione verso” che il pensiero logocentrico ha finito per occultare, ma che oggi riemerge nelle pagine di studiosi come Martin Buber, Hannah Arendt, Zygmunt Bauman. Seguendone le voci, l’autrice si avventura lungo la via dell’esodo e ricerca le tracce del “passare” che la modernità condivide con i più antichi figli d’Israele.Pubblicazioni consigliate
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