Il volume analizza e studia, in un’ottica prevalentemente sociologica, il ruolo del corpo umano nei rapporti sociali, nel mondo lavorativo e nei processi di inclusione o di esclusione sociale, sia nella società contemporanea sia presso le culture più significative del tempo passato. In un evidente processo di ribaltamento, il corpo e la sua fisicità, ritenuto per lunghi secoli come la parte meno nobile e più pericolosa, nella società presente si configura come il centro dell’interesse degli individui. Si assiste ad un declassamento della spiritualità, che si interfaccia con un diffuso processo di desentimentalizzazione di chiara matrice materialista, che invita a “vivere secondo la carne”, in opposizione ad una tradizione culturale propiziata dagli insegnamenti testamentari. Nella società contemporanea, all’anima non si riconosce più la centralità dei secoli passati. I recenti sistemi culturali sopravvalutano il corpo, che si afferma come il riferimento più immediato, meno ingannevole e meno equivoco sul quale scrivere il piacere e sul quale leggere le analoghe sensazioni. Il dogmatismo biologico incentrato sulla ipervalutazione del corpo e sulla sessualità a dismisura, favorisce nuovi modi di vita, sollecitando la crisi di alcune istituzioni e la neutralizzazione della tradizionale dimensione etica. Non si tratta di semplice vanità o acritica aderenza alle mode, ma di una incessante lotta per acquisire importanza, investendo il massimo dell’interesse nella cura del corpo, spesso a detrimento del necessario impegno per la formazione culturale e professionale.
Corpo forte e pensiero debole. Immagine, efficientismo, edonismo, sessualità e corpo umano nel postmodernismo
CARABETTA, Carmelo
2007-01-01
Abstract
Il volume analizza e studia, in un’ottica prevalentemente sociologica, il ruolo del corpo umano nei rapporti sociali, nel mondo lavorativo e nei processi di inclusione o di esclusione sociale, sia nella società contemporanea sia presso le culture più significative del tempo passato. In un evidente processo di ribaltamento, il corpo e la sua fisicità, ritenuto per lunghi secoli come la parte meno nobile e più pericolosa, nella società presente si configura come il centro dell’interesse degli individui. Si assiste ad un declassamento della spiritualità, che si interfaccia con un diffuso processo di desentimentalizzazione di chiara matrice materialista, che invita a “vivere secondo la carne”, in opposizione ad una tradizione culturale propiziata dagli insegnamenti testamentari. Nella società contemporanea, all’anima non si riconosce più la centralità dei secoli passati. I recenti sistemi culturali sopravvalutano il corpo, che si afferma come il riferimento più immediato, meno ingannevole e meno equivoco sul quale scrivere il piacere e sul quale leggere le analoghe sensazioni. Il dogmatismo biologico incentrato sulla ipervalutazione del corpo e sulla sessualità a dismisura, favorisce nuovi modi di vita, sollecitando la crisi di alcune istituzioni e la neutralizzazione della tradizionale dimensione etica. Non si tratta di semplice vanità o acritica aderenza alle mode, ma di una incessante lotta per acquisire importanza, investendo il massimo dell’interesse nella cura del corpo, spesso a detrimento del necessario impegno per la formazione culturale e professionale.Pubblicazioni consigliate
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