Il saggio scava nella produzione poetica di Luigi Fontanella, un percorso, tra Italia e America, consegnato alla raccolta Azul (1993-2000), che, dalla consuetudine con Alfredo Giuliani, Adriano Spatola, Edoardo Sanguineti, conduce ai più ariosi (e in fondo mitici) esiti della “parola innamorata”, emblematicamente da registrare nel trascorrere dal foglio (pure di matrice butoriana) alle foglie di Giuseppe Conte. Il lavoro, accerchiando la logica di un’intertestualità che risale emblematicamente ai lasciti del neorealismo di Matacotta, per risultanze che meglio possano esprimere l’utopia di un’arte rivoluzionaria vissuta alla luce del sogno, rileva come la grande dominante neoavanguardistica del labirinto, della deflagrazione e riduzione dell’io, della strategia semiotica del puro significante, dell’alogicità degli incastri e del mistilinguismo, venga fatta reagire a contatto con l’hasard objectif di bretoniana memoria, con l’automatismo della dictée sans pensée, ad accertare l’interlinearsi di dinamiche a sfondo lirico per un poeta e critico da sempre sollecito alle ascendenze del surrealismo. Mondo mediterraneo e mondo americano trovano quindi una cifra di consonanza dentro le più riposte e inconsce auscultazioni dell’infanzia, inequivocabile motivo di fondo di un viaggio che, escluso dai territori di utopia, mantiene altresì la sua quota epifanica e con lo stupore del gioco (spinto fino alle interazioni con Landolfi) e con la sacralità del fiore azzurro di Novalis.

In azzurro puro. La poesia di Luigi Fontanella

FONTANELLI, Giuseppe
2006-01-01

Abstract

Il saggio scava nella produzione poetica di Luigi Fontanella, un percorso, tra Italia e America, consegnato alla raccolta Azul (1993-2000), che, dalla consuetudine con Alfredo Giuliani, Adriano Spatola, Edoardo Sanguineti, conduce ai più ariosi (e in fondo mitici) esiti della “parola innamorata”, emblematicamente da registrare nel trascorrere dal foglio (pure di matrice butoriana) alle foglie di Giuseppe Conte. Il lavoro, accerchiando la logica di un’intertestualità che risale emblematicamente ai lasciti del neorealismo di Matacotta, per risultanze che meglio possano esprimere l’utopia di un’arte rivoluzionaria vissuta alla luce del sogno, rileva come la grande dominante neoavanguardistica del labirinto, della deflagrazione e riduzione dell’io, della strategia semiotica del puro significante, dell’alogicità degli incastri e del mistilinguismo, venga fatta reagire a contatto con l’hasard objectif di bretoniana memoria, con l’automatismo della dictée sans pensée, ad accertare l’interlinearsi di dinamiche a sfondo lirico per un poeta e critico da sempre sollecito alle ascendenze del surrealismo. Mondo mediterraneo e mondo americano trovano quindi una cifra di consonanza dentro le più riposte e inconsce auscultazioni dell’infanzia, inequivocabile motivo di fondo di un viaggio che, escluso dai territori di utopia, mantiene altresì la sua quota epifanica e con lo stupore del gioco (spinto fino alle interazioni con Landolfi) e con la sacralità del fiore azzurro di Novalis.
2006
Muse moderne
9788887541236
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1588131
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact