Il volume ha ad oggetto la “delega di funzioni”, tema di centrale importanza per il settore del diritto penale del lavoro, che per il suo sviluppo storico-dogmatico e la sua intrinseca complessità rappresenta un crocevia ed un banco di prova di istituti penalistici di assoluto interesse, a cominciare dalla responsabilità per omissione. A ciò si aggiunga come la mancanza di una disciplina normativa –almeno fino al 2008 – ha condotto la giurisprudenza ad assumere una autentica funzione supplente nell’inquadramento dell’istituto. Lo studio, anziché avviarsi da una premessa teorica circa la natura della delega di funzioni, per poi saggiarne la validità alla luce dell’esperienza applicativa, prende le mosse da un’approfondita analisi storico-dogmatica dell’istituto, nell’intento di pervenire ad una corretta collocazione sistematica, anche attraverso le basi poste dal testo normativo. La monografia è articolata in 4 corposi capitoli. Il primo esamina le principali teorie relative all’individuazione dei soggetti responsabili e alla trasferibilità delle posizioni di garanzia per mezzo della delega. Il secondo analizza l’evoluzione normativa in materia di sicurezza del lavoro fino al d.lgs. 626)94. Il terzo capitolo si occupa della prassi giurisprudenziale, della quale vengono evidenziate incertezze e contraddizioni. Preso atto dell’impossibilità di giungere ad una formulazione appagante del modello di delega con il solo strumento dell’elaborazione giurisprudenziale, nell’ultimo capitolo si esamina il fenomeno alla luce dei principi del diritto penale e degli istituti di parte generale interessati dalla delega.
Delega di funzioni e responsabilità penale
VITARELLI, Tiziana
2006-01-01
Abstract
Il volume ha ad oggetto la “delega di funzioni”, tema di centrale importanza per il settore del diritto penale del lavoro, che per il suo sviluppo storico-dogmatico e la sua intrinseca complessità rappresenta un crocevia ed un banco di prova di istituti penalistici di assoluto interesse, a cominciare dalla responsabilità per omissione. A ciò si aggiunga come la mancanza di una disciplina normativa –almeno fino al 2008 – ha condotto la giurisprudenza ad assumere una autentica funzione supplente nell’inquadramento dell’istituto. Lo studio, anziché avviarsi da una premessa teorica circa la natura della delega di funzioni, per poi saggiarne la validità alla luce dell’esperienza applicativa, prende le mosse da un’approfondita analisi storico-dogmatica dell’istituto, nell’intento di pervenire ad una corretta collocazione sistematica, anche attraverso le basi poste dal testo normativo. La monografia è articolata in 4 corposi capitoli. Il primo esamina le principali teorie relative all’individuazione dei soggetti responsabili e alla trasferibilità delle posizioni di garanzia per mezzo della delega. Il secondo analizza l’evoluzione normativa in materia di sicurezza del lavoro fino al d.lgs. 626)94. Il terzo capitolo si occupa della prassi giurisprudenziale, della quale vengono evidenziate incertezze e contraddizioni. Preso atto dell’impossibilità di giungere ad una formulazione appagante del modello di delega con il solo strumento dell’elaborazione giurisprudenziale, nell’ultimo capitolo si esamina il fenomeno alla luce dei principi del diritto penale e degli istituti di parte generale interessati dalla delega.Pubblicazioni consigliate
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