Il saggio offre un profilo dell’umanista siciliano Tommaso Schifaldo, “sacre theologie professor praeclarus” e "magister" nelle scuole siciliane, attraverso i suoi commenti alle Satire di Persio, all’ "Ars poetica" di Orazio e all’Epistola di Saffo a Faone di Ovidio, tramandati in esemplare unico da due codici non autografi conservati presso la Bibl. Comunale di Palermo. Attraverso l’indagine di tale materiale, oggetto della sua attività didattica, è possibile ricostruire un itinerario esegetico dell’umanista che, avviato con le Satire di Persio, approda ai versi ovidiani. Metabolizzati i pregressi rapporti con il continente (e i "praeceptores" Francesco Patrizi il Vecchio e Bartolomeo di Sulmona Filalite), nei commenti, che pur ripropongono il medesimo schema strutturale, costituito ogni volta da due "corpora" esegetici con personale ed osmotico riutilizzo del materiale della tradizione, si scorge una omogenea linea di maturazione nell’uso e nella scelta delle "auctoritates" che fa di Schifaldo senz’altro un protagonista della pur attardata e periferica stagione siciliana quattrocentesca.
Nelle scuole siciliane di Tommaso Schifaldo
TRAMONTANA, Alessandra
2006-01-01
Abstract
Il saggio offre un profilo dell’umanista siciliano Tommaso Schifaldo, “sacre theologie professor praeclarus” e "magister" nelle scuole siciliane, attraverso i suoi commenti alle Satire di Persio, all’ "Ars poetica" di Orazio e all’Epistola di Saffo a Faone di Ovidio, tramandati in esemplare unico da due codici non autografi conservati presso la Bibl. Comunale di Palermo. Attraverso l’indagine di tale materiale, oggetto della sua attività didattica, è possibile ricostruire un itinerario esegetico dell’umanista che, avviato con le Satire di Persio, approda ai versi ovidiani. Metabolizzati i pregressi rapporti con il continente (e i "praeceptores" Francesco Patrizi il Vecchio e Bartolomeo di Sulmona Filalite), nei commenti, che pur ripropongono il medesimo schema strutturale, costituito ogni volta da due "corpora" esegetici con personale ed osmotico riutilizzo del materiale della tradizione, si scorge una omogenea linea di maturazione nell’uso e nella scelta delle "auctoritates" che fa di Schifaldo senz’altro un protagonista della pur attardata e periferica stagione siciliana quattrocentesca.Pubblicazioni consigliate
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