Il volume costituisce l’edizione completa dello scavo archeologico sul sito del Palecastro di Tortora (CS), sistematicamente indagato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria dal 1990, dal 2002 con la collaborazione del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Messina, sempre sotto la direzione scientifica del Prof. G.F. La Torre. Nel volume, attraverso la presentazione dello scavo e dei materiali rinvenuti, si ricostruisce la storia archeologica del sito, oramai definitivamente identificato con la lucana Blanda, poi divenuta municipio, colonia Julia e infine sede vescovile. I resti archeologici consentono di ricostruire le vicende del sito dalla sua prima occupazione, di epoca tardo-arcaica (seconda metà del VI sec. a.C.), quando un gruppo di Enotri decide di stanziarsi sui pianori costieri alla foce del Fiume Noce e fino all’abbandono definitivo, databile nei primi decenni del V sec. d.C. Un millennio di vita ininterrotta, caratterizzato dall’alternarsi di fasi di maggior floridezza a periodi di stagnazione e vera recessione, che è stato possibile ricostruire e presentare, non senza difficoltà e lacune, attraverso i pochi resti che il sottosuolo ha conservato fino ai nostri giorni. Lo scavo estensivo del Foro e di un settore dell’abitato, integrati con le ricognizioni di superficie e le prospezioni geo-radar hanno permesso di ricostruire i momenti salienti della storia di una piccola città, le cui vicende, sostanzialmente ignorate dalle fonti letterarie e trascurate dai moderni, contribuiscono a gettare luce sulle vicende dell’intera fascia costiera tirrenica della Lucania meridionale, dalla fase dell’occupazione enotria fino alla tarda antichità.
Blanda Julia sul Palecastro di Tortora. Scavi e ricerche (1990-2005)
LA TORRE, Gioacchino Francesco;MOLLO, FABRIZIO
2006-01-01
Abstract
Il volume costituisce l’edizione completa dello scavo archeologico sul sito del Palecastro di Tortora (CS), sistematicamente indagato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria dal 1990, dal 2002 con la collaborazione del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Messina, sempre sotto la direzione scientifica del Prof. G.F. La Torre. Nel volume, attraverso la presentazione dello scavo e dei materiali rinvenuti, si ricostruisce la storia archeologica del sito, oramai definitivamente identificato con la lucana Blanda, poi divenuta municipio, colonia Julia e infine sede vescovile. I resti archeologici consentono di ricostruire le vicende del sito dalla sua prima occupazione, di epoca tardo-arcaica (seconda metà del VI sec. a.C.), quando un gruppo di Enotri decide di stanziarsi sui pianori costieri alla foce del Fiume Noce e fino all’abbandono definitivo, databile nei primi decenni del V sec. d.C. Un millennio di vita ininterrotta, caratterizzato dall’alternarsi di fasi di maggior floridezza a periodi di stagnazione e vera recessione, che è stato possibile ricostruire e presentare, non senza difficoltà e lacune, attraverso i pochi resti che il sottosuolo ha conservato fino ai nostri giorni. Lo scavo estensivo del Foro e di un settore dell’abitato, integrati con le ricognizioni di superficie e le prospezioni geo-radar hanno permesso di ricostruire i momenti salienti della storia di una piccola città, le cui vicende, sostanzialmente ignorate dalle fonti letterarie e trascurate dai moderni, contribuiscono a gettare luce sulle vicende dell’intera fascia costiera tirrenica della Lucania meridionale, dalla fase dell’occupazione enotria fino alla tarda antichità.Pubblicazioni consigliate
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