Le aree protette costituiscono il patrimonio naturale del nostro Paese e, in quanto capaci di esprimere valori estetici, scientifici ed ecologici di raro pregio, devono essere preservate da alterazioni e/o manomissioni. La legge quadro n. 394/1991 ha accostato al concetto di conservazione dell'area quello di valorizzazione. Obiettivo questo perseguito anche dalla legge n. 96/2006 che, subordinando lo svolgimento dell'agriturismo al rispetto delle peculiarità paesaggistico-rurali, offre lo spunto per una rilettura sistematica del rapporto tra attività agricole (principali e connesse) con il territorio su cui insistono. La natura assolutamente incontaminata, del resto, resta un mito impossibile e forse improduttivo sul piano dei valori sociali e della fruibilità, soprattutto per territori fortemente antropizzati. Stimolare la crescita degli agriturismi all'interno delle aree protette, e, più precisamente, all'interno dell'area di promozione economica e sociale, costituisce una esperienza estremamente positiva sia per l'operatore agrituristico sia per l'ambiente naturale in cui lo stesso si trova ad agire. Il primo potrà integrare i redditi aziendali, valorizzando la propria offerta e rendendola maggiormente competitiva sul mercato, oltre che creare forme di collegamento con altri operatori della zona, amministrazioni pubbliche o gestori privati delle aree protette, in modo da realizzare una offerta turistica integrata. Le aree parco, invece, potranno avvantaggiarsi dalla diffusione della conoscenza del patrimonio culturale-ambientale e dalla sensibilizzazione dei potenziali ospiti nei confronti della conservazione della natura, sui temi del risparmio energetico, smaltimento rifiuti e della gestione ecologica delle strutture ricettive ivi insediate. Il legislatore, offrendo la possibilità di svolgere attività strettamente agricole e non (come l'agriturismo), ha così rilanciato il comparto agricolo nelle aree soggette ad uno speciale regime di protezione, creando un effetto trainante anche sull'economia del territorio nel suo complesso.

L'agriturismo e la promozione di attività compatibili con lo speciale regime di tutela delle aree protette

TOMMASINI, Alessandra
2007-01-01

Abstract

Le aree protette costituiscono il patrimonio naturale del nostro Paese e, in quanto capaci di esprimere valori estetici, scientifici ed ecologici di raro pregio, devono essere preservate da alterazioni e/o manomissioni. La legge quadro n. 394/1991 ha accostato al concetto di conservazione dell'area quello di valorizzazione. Obiettivo questo perseguito anche dalla legge n. 96/2006 che, subordinando lo svolgimento dell'agriturismo al rispetto delle peculiarità paesaggistico-rurali, offre lo spunto per una rilettura sistematica del rapporto tra attività agricole (principali e connesse) con il territorio su cui insistono. La natura assolutamente incontaminata, del resto, resta un mito impossibile e forse improduttivo sul piano dei valori sociali e della fruibilità, soprattutto per territori fortemente antropizzati. Stimolare la crescita degli agriturismi all'interno delle aree protette, e, più precisamente, all'interno dell'area di promozione economica e sociale, costituisce una esperienza estremamente positiva sia per l'operatore agrituristico sia per l'ambiente naturale in cui lo stesso si trova ad agire. Il primo potrà integrare i redditi aziendali, valorizzando la propria offerta e rendendola maggiormente competitiva sul mercato, oltre che creare forme di collegamento con altri operatori della zona, amministrazioni pubbliche o gestori privati delle aree protette, in modo da realizzare una offerta turistica integrata. Le aree parco, invece, potranno avvantaggiarsi dalla diffusione della conoscenza del patrimonio culturale-ambientale e dalla sensibilizzazione dei potenziali ospiti nei confronti della conservazione della natura, sui temi del risparmio energetico, smaltimento rifiuti e della gestione ecologica delle strutture ricettive ivi insediate. Il legislatore, offrendo la possibilità di svolgere attività strettamente agricole e non (come l'agriturismo), ha così rilanciato il comparto agricolo nelle aree soggette ad uno speciale regime di protezione, creando un effetto trainante anche sull'economia del territorio nel suo complesso.
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