L’A. evidenzia come la circostanza che la carriera dirigenziale sia stata “smembrata” dalla riforma dell’impiego pubblico del 1993 in due tronconi – i dirigenti generali, per i quali viene mantenuto un rapporto di servizio di tipo pubblicistico, ed i dirigenti sottordinati, per i quali si procede alla cd. “privatizzazione” – lascia irrisolto il rapporto politica-amministrazione; in particolare, nel secondo capitolo si esaminano i riflessi di tale rapporto sul contratto di lavoro dirigenziale. Un capitolo è poi dedicato ad uno degli aspetti qualificanti del rapporto di lavoro dei dirigenti, rappresentato dal regime della responsabilità che evidenzia il passaggio dall’“amministrazione per atti all’amministrazione per risultati” e richiama l’idea del dirigente pubblico come manager. L’ultimo capitolo, infine, esamina, attraverso le norme di alcuni contratti collettivi di comparto, le diverse fasi del rapporto di lavoro dirigenziale, al fine di porre in evidenza come, nel generale processo di erosione dello “statuto” di diritto pubblico dei dirigenti, alcuni limitati aspetti di disciplina sono sottratti alle regole del diritto privato e continuano ad essere sottoposti a regole pubblicistiche.

Managerialità e responsabilità nella disciplina del pubblico impiego

FERLUGA, Loredana
1997-01-01

Abstract

L’A. evidenzia come la circostanza che la carriera dirigenziale sia stata “smembrata” dalla riforma dell’impiego pubblico del 1993 in due tronconi – i dirigenti generali, per i quali viene mantenuto un rapporto di servizio di tipo pubblicistico, ed i dirigenti sottordinati, per i quali si procede alla cd. “privatizzazione” – lascia irrisolto il rapporto politica-amministrazione; in particolare, nel secondo capitolo si esaminano i riflessi di tale rapporto sul contratto di lavoro dirigenziale. Un capitolo è poi dedicato ad uno degli aspetti qualificanti del rapporto di lavoro dei dirigenti, rappresentato dal regime della responsabilità che evidenzia il passaggio dall’“amministrazione per atti all’amministrazione per risultati” e richiama l’idea del dirigente pubblico come manager. L’ultimo capitolo, infine, esamina, attraverso le norme di alcuni contratti collettivi di comparto, le diverse fasi del rapporto di lavoro dirigenziale, al fine di porre in evidenza come, nel generale processo di erosione dello “statuto” di diritto pubblico dei dirigenti, alcuni limitati aspetti di disciplina sono sottratti alle regole del diritto privato e continuano ad essere sottoposti a regole pubblicistiche.
1997
Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza della Università di Messina - Quaderni per la didattica e la ricerca
8814068518
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