Il paper è così strutturato. Il par. 2 presenta il data set utilizzato per le stime. A tale scopo le organizzazioni vengono distinte, in base agli input utilizzati e ai servizi offerti, in due gruppi. Il primo (A) è costituito da 105 organizzazioni, che forniscono assistenza agli anziani, assistenza sanitaria e che hanno un numero di osservazioni della variabile “letti”, tra gli input, superiore a 0; il secondo gruppo (B), è, invece, composto da 104 organizzazioni, caratterizzati dalla non presenza questa volta dell’input “letti” e che forniscono, fra l’altro, educazione, animazione culturale, ricreazione, orientamento. Il par. 3 presenta le procedure utilizzate per la stima dell’efficienza tecnica e le individuazione delle sue determinanti per le organizzazioni appartenenti ai due gruppi sopra mensionati. La procedura seguita si compone di due stadi. Il primo utilizza il metodo DEA (Data Envelopment Analysis), adatto contemporaneamente al trattamento di insiemi multidimensionali e a campioni relativamente piccoli. Il secondo stadio della verifica empirica, invece, utilizzando il modello Tobit di regressione, procede alla valutazione delle determinanti dell’efficienza e permette il confronto tra l’efficienza tecnica delle organizzazioni forprofit e pubbliche con quella delle nonprofit. I risultati, discussi nel par. 4, mostrano che vi è una tendenza delle forprofit, più che degli enti pubblici, a stare vicino alla frontiera. Peraltro è pure molto buona la performance delle nonprofit. Alcune considerazioni conclusive, contenute nel par. 5, chiudono il lavoro.

Forme proprietarie ed efficienza produttiva nei servizi socio-assistenziali. Il ruolo delle risorse umane

OFRIA, Ferdinando
2007-01-01

Abstract

Il paper è così strutturato. Il par. 2 presenta il data set utilizzato per le stime. A tale scopo le organizzazioni vengono distinte, in base agli input utilizzati e ai servizi offerti, in due gruppi. Il primo (A) è costituito da 105 organizzazioni, che forniscono assistenza agli anziani, assistenza sanitaria e che hanno un numero di osservazioni della variabile “letti”, tra gli input, superiore a 0; il secondo gruppo (B), è, invece, composto da 104 organizzazioni, caratterizzati dalla non presenza questa volta dell’input “letti” e che forniscono, fra l’altro, educazione, animazione culturale, ricreazione, orientamento. Il par. 3 presenta le procedure utilizzate per la stima dell’efficienza tecnica e le individuazione delle sue determinanti per le organizzazioni appartenenti ai due gruppi sopra mensionati. La procedura seguita si compone di due stadi. Il primo utilizza il metodo DEA (Data Envelopment Analysis), adatto contemporaneamente al trattamento di insiemi multidimensionali e a campioni relativamente piccoli. Il secondo stadio della verifica empirica, invece, utilizzando il modello Tobit di regressione, procede alla valutazione delle determinanti dell’efficienza e permette il confronto tra l’efficienza tecnica delle organizzazioni forprofit e pubbliche con quella delle nonprofit. I risultati, discussi nel par. 4, mostrano che vi è una tendenza delle forprofit, più che degli enti pubblici, a stare vicino alla frontiera. Peraltro è pure molto buona la performance delle nonprofit. Alcune considerazioni conclusive, contenute nel par. 5, chiudono il lavoro.
2007
0000000000
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