Molti studiosi stranieri, con i quali intratteniamo stretti rapporti di collaborazione e di interscambio culturale, ci hanno spesso chiesto con una certa meraviglia come mai siano passati circa 100 anni dalla nascita della psicologia sperimentale e 70 da quella delle scuole comportamentistiche prima che anche in Italia cominciassero a conoscere una certa diffusione le tematiche relative ai principi dell'apprendimento e alle loro spiegazioni. Con questo volume intendiamo quindi riaffermare, anche se ormai potrebbe apparire superfluo, che per evitare facili entusiasmi o elementari tecnicismi, ogni metodologia di behavior modification deve basarsi su un'ampia, documentata, replicata e approfondita base sperimentale. Solo in questo modo si potranno evitare due fondamentali pericoli che nell'evoluzione della psicologia hanno sempre minato il momento applicativo: il mito e la banalizzazione.
Titolo: | Contributi sperimentali alla tecnologia dell'apprendimento |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 1982 |
Abstract: | Molti studiosi stranieri, con i quali intratteniamo stretti rapporti di collaborazione e di interscambio culturale, ci hanno spesso chiesto con una certa meraviglia come mai siano passati circa 100 anni dalla nascita della psicologia sperimentale e 70 da quella delle scuole comportamentistiche prima che anche in Italia cominciassero a conoscere una certa diffusione le tematiche relative ai principi dell'apprendimento e alle loro spiegazioni. Con questo volume intendiamo quindi riaffermare, anche se ormai potrebbe apparire superfluo, che per evitare facili entusiasmi o elementari tecnicismi, ogni metodologia di behavior modification deve basarsi su un'ampia, documentata, replicata e approfondita base sperimentale. Solo in questo modo si potranno evitare due fondamentali pericoli che nell'evoluzione della psicologia hanno sempre minato il momento applicativo: il mito e la banalizzazione. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11570/1713071 |
ISBN: | 0000000000 |
Appare nelle tipologie: | 14.e.1 Curatela |