Il generale processo di rinnovamento della pubblica amministrazione disegnato dalla riforma del titolo V della Costituzione e dai molteplici interventi legislativi ordinari che si sono susseguiti già a partire dai primi anni ’90 ha comportato, anche nella gestione dell’azienda Comune, importanti cambiamenti idealmente collocabili lungo due direttrici principali: da un lato, il recupero della dimensione aziendale dell’azione amministrativa, che intende porre l’accento sulla necessità di orientare le scelte gestionali al rispetto di principi di razionalità economica e, dall'altro, la riconfigurazione degli assetti istituzionali, con l'intento di accorciare le distanze tra governanti e governati, nel rispetto del principio di trasparenza e di partecipazione. È possibile, pertanto, rintracciare un forte allineamento tra le logiche di conduzione dell’azienda composta pubblica e quelle che ispirano l’azienda di produzione. In tale contesto la crescita del fabbisogno informativo dei differenti stakeholder è all’origine della ricerca di maggiori garanzie di trasparenza e affidabilità delle informazioni economico-finanziarie, e dello sviluppo di strumenti integrativi di conoscenza in grado di dare conto ad un ampio spettro di interlocutori aziendali sui diversi profili della performance aziendale. Negli enti pubblici, e segnatamente nel Comune, l’esigenza di “rendere conto” dell’amministrazione della cosa pubblica evolve da modelli di controllo gerarchico/verticale verso modelli gestionali che pongono l’azienda al centro di un sistema di relazioni sia verticali che orizzontali, e collocano la responsabilità politica, economica e giuridica degli amministratori su piani dotati di medesima importanza, sebbene riferibili a differenziate modalità di controllo. Se per un verso, quindi, si vanno accorciando le distanze tra amministrazione e amministrati, per effetto di un crescente livello di partecipazione della collettività ai processi decisionali dell’ente locale, per altro verso si impone una nuova concezione di accountability, nella verifica di coerenza dei comportamenti tenuti dall'azienda. Si assume cioè il superamento del modello burocratico-amministrativo, in forza del quale chi amministra è tenuto a rispondere del proprio operato verso i soggetti/gli enti sovraordinati, ed è in via di affermazione, la cultura della responsabilità, dell’efficienza, dell’orientamento al cliente, della gestione del consenso. L’evoluzione in atto, descritta sovente come processo di transizione da una “accountability di conformità” (compliance) ad una “accountability sui risultati” (performance), è coerente con l’evoluzione del ruolo assegnato al Comune nella società odierna (welfare society), nell'ambito del modello di “Stato regolatore” che caratterizza l’intervento pubblico. Nel lavoro si è inteso indagare intorno al legame rintracciabile tra comunicazione e accountability nell’azienda Comune, con l’obiettivo di chiarire il ruolo che la comunicazione assolve nel quadro del rinnovamento dei modelli di public governance. L’idea di fondo sottesa alla trattazione è che partecipazione e trasparenza informativa siano strettamente interdipendenti nella consapevolezza che solo la coerenza dei processi comunicativi e l’attivazione di adeguati meccanismi di feed-back possano garantire l’efficacia comunicativa. Nell’ambito dell’azienda Comune, peraltro, benché possa essere diverso il linguaggio utilizzato - eminentemente tecnico, quantitativo-monetario, nell’ambito del rendiconto finanziario obbligatorio, prevalentemente descrittivo-qualitativo nei rendiconti di natura sociale - la valenza dell’integrazione dei processi e degli strumenti informativi, obbligatori e volontari, appare amplificata. E ciò in considerazione del fatto che la lettura degli stessi risultati economico-finanziari che il Comune produce deve essere effettuata prevalentemente in chiave sociale. A conclusione del lavoro vengono svolte alcune considerazioni sulla prassi comunicativa dei Comuni italiani, e si riportano i primi risultati di una ricerca empirica condotta sugli strumenti di performance accountability che, in questi ultimi anni, trovano crescente diffusione nelle aziende considerate.
Comunicazione e accountability nell'azienda Comune
PULEJO, Luisa
2005-01-01
Abstract
Il generale processo di rinnovamento della pubblica amministrazione disegnato dalla riforma del titolo V della Costituzione e dai molteplici interventi legislativi ordinari che si sono susseguiti già a partire dai primi anni ’90 ha comportato, anche nella gestione dell’azienda Comune, importanti cambiamenti idealmente collocabili lungo due direttrici principali: da un lato, il recupero della dimensione aziendale dell’azione amministrativa, che intende porre l’accento sulla necessità di orientare le scelte gestionali al rispetto di principi di razionalità economica e, dall'altro, la riconfigurazione degli assetti istituzionali, con l'intento di accorciare le distanze tra governanti e governati, nel rispetto del principio di trasparenza e di partecipazione. È possibile, pertanto, rintracciare un forte allineamento tra le logiche di conduzione dell’azienda composta pubblica e quelle che ispirano l’azienda di produzione. In tale contesto la crescita del fabbisogno informativo dei differenti stakeholder è all’origine della ricerca di maggiori garanzie di trasparenza e affidabilità delle informazioni economico-finanziarie, e dello sviluppo di strumenti integrativi di conoscenza in grado di dare conto ad un ampio spettro di interlocutori aziendali sui diversi profili della performance aziendale. Negli enti pubblici, e segnatamente nel Comune, l’esigenza di “rendere conto” dell’amministrazione della cosa pubblica evolve da modelli di controllo gerarchico/verticale verso modelli gestionali che pongono l’azienda al centro di un sistema di relazioni sia verticali che orizzontali, e collocano la responsabilità politica, economica e giuridica degli amministratori su piani dotati di medesima importanza, sebbene riferibili a differenziate modalità di controllo. Se per un verso, quindi, si vanno accorciando le distanze tra amministrazione e amministrati, per effetto di un crescente livello di partecipazione della collettività ai processi decisionali dell’ente locale, per altro verso si impone una nuova concezione di accountability, nella verifica di coerenza dei comportamenti tenuti dall'azienda. Si assume cioè il superamento del modello burocratico-amministrativo, in forza del quale chi amministra è tenuto a rispondere del proprio operato verso i soggetti/gli enti sovraordinati, ed è in via di affermazione, la cultura della responsabilità, dell’efficienza, dell’orientamento al cliente, della gestione del consenso. L’evoluzione in atto, descritta sovente come processo di transizione da una “accountability di conformità” (compliance) ad una “accountability sui risultati” (performance), è coerente con l’evoluzione del ruolo assegnato al Comune nella società odierna (welfare society), nell'ambito del modello di “Stato regolatore” che caratterizza l’intervento pubblico. Nel lavoro si è inteso indagare intorno al legame rintracciabile tra comunicazione e accountability nell’azienda Comune, con l’obiettivo di chiarire il ruolo che la comunicazione assolve nel quadro del rinnovamento dei modelli di public governance. L’idea di fondo sottesa alla trattazione è che partecipazione e trasparenza informativa siano strettamente interdipendenti nella consapevolezza che solo la coerenza dei processi comunicativi e l’attivazione di adeguati meccanismi di feed-back possano garantire l’efficacia comunicativa. Nell’ambito dell’azienda Comune, peraltro, benché possa essere diverso il linguaggio utilizzato - eminentemente tecnico, quantitativo-monetario, nell’ambito del rendiconto finanziario obbligatorio, prevalentemente descrittivo-qualitativo nei rendiconti di natura sociale - la valenza dell’integrazione dei processi e degli strumenti informativi, obbligatori e volontari, appare amplificata. E ciò in considerazione del fatto che la lettura degli stessi risultati economico-finanziari che il Comune produce deve essere effettuata prevalentemente in chiave sociale. A conclusione del lavoro vengono svolte alcune considerazioni sulla prassi comunicativa dei Comuni italiani, e si riportano i primi risultati di una ricerca empirica condotta sugli strumenti di performance accountability che, in questi ultimi anni, trovano crescente diffusione nelle aziende considerate.Pubblicazioni consigliate
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