La monografia studia il dovere di intendere la legge nel senso conforme a Costituzione, affermatosi come canone interpretativo prevalente negli ultimi trent’anni circa. In un capitolo introduttivo si indaga il fondamento logico-giuridico del canone in oggetto, interrogandosi, con un esame ad ampio spettro, sulle sue eventuali correlazioni con il generale dovere di coerenza dell’ordinamento giuridico, di matrice positivistica, e, in particolare, con il criterio gerarchico di ordinazione in sistema delle fonti e sulla configurabilità quindi di un dovere analogo rispetto ad altri “tratti” della scala gerarchica, diversi da quello che collega la Costituzione alla fonte primaria. Rinvenuta risposta prevalentemente negativa ad entrambi gli interrogativi, il lavoro si sofferma sulle evoluzioni della teoria ermeneutica a partire dai primi del Novecento, su cui si fonda il crescente ricorso al canone in parola; per poi prendere in esame il suo concreto impiego nella prassi giudiziaria comune, in tutte le sue forme (che riflettono gli oscillanti equilibri tra potere giudiziario e potere legislativo): da espressione di proficuo superamento da parte dei giudici di atteggiamenti formalistici a tecnica che vale a forzare il dettato legislativo. L’ultima parte del lavoro è dedicata al complesso e massiccio rilievo che tale criterio interpretativo assume nella giurisprudenza costituzionale, considerando, attraverso lo screening di un rilevante campione di pronunce, le nuove tipologie di sentenze interpretative che hanno quasi del tutto sostituito quelle originarie, delineando i nuovi elementi di un sistema “diffuso” di giustizia costituzionale che si innestano sul modello “accentrato” normativamente previsto e valutando la bontà della soluzione interpretativa, di certo meno dirompente di quella dell’annullamento della legge incostituzionale, anche nella prospettiva della certezza ed uniformità nell’applicazione dei principi costituzionali. Non si manca infine di evidenziare i rischi che tali orientamenti giurisprudenziali comportano.

L'interpretazione confome a Costituzione

SORRENTI, Giuseppa
2006-01-01

Abstract

La monografia studia il dovere di intendere la legge nel senso conforme a Costituzione, affermatosi come canone interpretativo prevalente negli ultimi trent’anni circa. In un capitolo introduttivo si indaga il fondamento logico-giuridico del canone in oggetto, interrogandosi, con un esame ad ampio spettro, sulle sue eventuali correlazioni con il generale dovere di coerenza dell’ordinamento giuridico, di matrice positivistica, e, in particolare, con il criterio gerarchico di ordinazione in sistema delle fonti e sulla configurabilità quindi di un dovere analogo rispetto ad altri “tratti” della scala gerarchica, diversi da quello che collega la Costituzione alla fonte primaria. Rinvenuta risposta prevalentemente negativa ad entrambi gli interrogativi, il lavoro si sofferma sulle evoluzioni della teoria ermeneutica a partire dai primi del Novecento, su cui si fonda il crescente ricorso al canone in parola; per poi prendere in esame il suo concreto impiego nella prassi giudiziaria comune, in tutte le sue forme (che riflettono gli oscillanti equilibri tra potere giudiziario e potere legislativo): da espressione di proficuo superamento da parte dei giudici di atteggiamenti formalistici a tecnica che vale a forzare il dettato legislativo. L’ultima parte del lavoro è dedicata al complesso e massiccio rilievo che tale criterio interpretativo assume nella giurisprudenza costituzionale, considerando, attraverso lo screening di un rilevante campione di pronunce, le nuove tipologie di sentenze interpretative che hanno quasi del tutto sostituito quelle originarie, delineando i nuovi elementi di un sistema “diffuso” di giustizia costituzionale che si innestano sul modello “accentrato” normativamente previsto e valutando la bontà della soluzione interpretativa, di certo meno dirompente di quella dell’annullamento della legge incostituzionale, anche nella prospettiva della certezza ed uniformità nell’applicazione dei principi costituzionali. Non si manca infine di evidenziare i rischi che tali orientamenti giurisprudenziali comportano.
2006
Collana delle Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza della Università di Messina
9788814130137
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