Il liberty: elemento di valorizzazione nel paesaggio urbano della Sicilia sud-orientale

Nel periodo che va dall’Unità nazionale alla prima guerra mondiale lo stile Liberty penetra nella cultura artistica siciliana e si traduce in opere e manufatti proiettati a dare un nuovo volto alle realtà urbane siciliane, grazie all’opera di numerosi artisti che, grazie alla loro creatività, coniugano “tradizione e modernismo”. Il trend del Liberty siciliano seguì quello internazionale, dapprima diffondendosi nei principali poli economici dell’isola, successivamente anche nei centri minori. Ma la diversa penetrazione del nuovo stile fu collegata alle differenti realtà economiche dell’isola e al diverso milieu. La contrapposizione tra il liberty della Sicilia occidentale e quello della Sicilia orientale si tradusse in diversi orientamenti stilistici, ispirati a differenti forme artistiche: da quello più importante del Palermitano a quello eclettico del Catanese e della Sicilia orientale. Il Liberty Catanese fu infatti battezzato come “Liberty neo-barocco” e rappresenta la rivisitazione dei decori settecenteschi di chiara matrice barocca. In realtà l’“Art Noveau” della Sicilia orientale si innesta sui diversi tessuti culturali delle singole realtà locali, da Catania a Caltagirone, ai centri del Siracusano, traducendosi in forme differenti. Un Liberty che trova terreno fertile soprattutto per la presenza di condizioni economiche che permettono anche alla classe operaia di edificare case decorose. L’obiettivo del lavoro è quello di indicare un percorso liberty nella Sicilia orientale di grande interesse che ci propone manufatti originali che si differenziano a mano a mano che si procede dalle città ai centri minori, dall’edilizia pubblica alle case padronali, dalle fabbriche alle stazioni ferroviarie.