La presente monografia ha ad oggetto i rapporti tra giudicato, decisioni intermedie e decisioni di merito non definitive. L’indagine si articola in sei capitoli. Lo studio prende le mosse dai dibattiti teorici sorti nel XX secolo nella scienza processualcivilistica italiana sul tema della dialettica tra giudicato e decisioni non definitive. Nello studio è sostenuta in particolare la tesi che il giudicato, lungi da esaurirsi situazioni legate al giudicato formale, costituisca un fenomeno complesso, che ricomprende ogni decisione da cui scaturiscono forme effettuali tipicamente conclusive del procedimento. Per questa via l’indagine propone una verifica della sostenibilità nel processo penale in particolare della tesi sostenuta da Salvatore Satta alla luce della presunzione d’innocenza, così come interpretata da una parte della dottrina processualpenalistica italiana. Movendo da tali premesse, l’analisi si concentra sulle decisioni intermedie sul “fumus delicti”, sui proscioglimenti e sulle condanne non definitive. L’indagine si conclude con un’analisi della dialettica tra principio del “ne bis in idem” e giudicato formale.
Giudicato penale ed accertamenti non definitivi
RUGGERI, Stefano
2004-01-01
Abstract
La presente monografia ha ad oggetto i rapporti tra giudicato, decisioni intermedie e decisioni di merito non definitive. L’indagine si articola in sei capitoli. Lo studio prende le mosse dai dibattiti teorici sorti nel XX secolo nella scienza processualcivilistica italiana sul tema della dialettica tra giudicato e decisioni non definitive. Nello studio è sostenuta in particolare la tesi che il giudicato, lungi da esaurirsi situazioni legate al giudicato formale, costituisca un fenomeno complesso, che ricomprende ogni decisione da cui scaturiscono forme effettuali tipicamente conclusive del procedimento. Per questa via l’indagine propone una verifica della sostenibilità nel processo penale in particolare della tesi sostenuta da Salvatore Satta alla luce della presunzione d’innocenza, così come interpretata da una parte della dottrina processualpenalistica italiana. Movendo da tali premesse, l’analisi si concentra sulle decisioni intermedie sul “fumus delicti”, sui proscioglimenti e sulle condanne non definitive. L’indagine si conclude con un’analisi della dialettica tra principio del “ne bis in idem” e giudicato formale.Pubblicazioni consigliate
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