Neuropsicologia clinica della sclerosi multipla

Negli ultimi quindici anni, in seguito ad un interesse sempre maggiore per gli aspetti neuropsicologici della Sclerosi Multipla (SM), la comunità scientifica internazionale ha prodotto una così vasta letteratura da rendere difficile l’integrazione delle conoscenze sull’argomento. Non è facile, infatti, per gli studenti orientarsi in tale mole di informazioni, attingendo direttamente agli articoli originali pubblicati sulle riviste specializzate. Il presente volume nasce dall’esigenza di fornire agli studenti dei corsi di laurea in psicologia una revisione agevole, per la comprensione dei principali disturbi neuropsicologici nella SM. Sempre più frequentemente, infatti, gli psicologi operano in reparti di neurologia, trovandosi a dover valutare le funzioni cognitive in tale patologia per motivi diagnostici, riabilitativi o medico-legali. Questo testo, oltre ad offrire una descrizione clinica dei principali disturbi neuropsicologici, affronta i metodi diagnostici, con la descrizione delle specifiche prove, e fornisce qualche commento sulla terapia. Lo studio, infatti, dei meccanismi neuropsicologici deficitari è inestricabilmente correlato con la definizione del sintomo e il trattamento. La ricerca ha continuato a svolgersi in questo campo sempre più estesamente, procedendo da visioni parziali verso visioni integrative che conducano il paziente ad una progressiva riacquisizione della propria identità personologica ed al riadattamento all’interno della comunità. Il libro fornisce gli elementi essenziali della patologia, dei deficit più comunemente riscontrati, dei principali approcci terapeutici e della valutazione neuropsicologica. Nonostante la diagnosi della SM si avvalga di metodi sempre più sofisticati, come ad esempio quelli neuroradiologici che permettono di visualizzare, con alta risoluzione spaziale le strutture celebrali, si avverte l’esigenza di affiancare a queste tecniche la valutazione neuropsicologica; essa rappresenta, infatti, l’unico strumento diagnostico che consente di quantificare il danno cognitivo, le funzioni compromesse e quelle risparmiate e di progettare, sulla sua base, adeguati interventi riabilitativi. Tali questioni vengono affrontate, nella prima parte, analizzando i criteri e gli strumenti per l’analisi dei processi mentali nei pazienti con SM. Questi aspetti, spesso trascurati, non possono più essere ignorati a causa dell’incremento delle richieste terapeutiche e riabilitative e dell’esigenza di rispondere ai nuovi bisogni diagnostici e terapeutici. Nella seconda parte del testo, sono raccolte alcune ricerche, volte ad indagare le relazioni esistenti tra la SM e alcuni aspetti psicologici; in particolare, sono prese in considerazione la memoria, la rappresentazione mentale (imagering) e la depressione.