LA COMPLIANCE DEL CONTRIBUENTE NELLA FATTISPECIE CONCORDATARIA La monografia tratta l’accertamento con adesione, denominato anche concordato, quale procedura di accertamento effettuata in contraddittorio attraverso la quale il contribuente può concordare con l’Ufficio una maggiore imposta dovuta. E ciò nel contesto dell’evoluzione dei rapporti tra Fisco e contribuente che ha segnato il passaggio dallo ius imperii dell’Amministrazione Finanziaria alla par condicio tra quest’ultima ed i soggetti passivi dell’obbligazione tributaria. Ed invero, l’accertamento con adesione si inquadra proprio in questo nuovo corso dei rapporti tra le parti del rapporto giuridico tributario ed attua la nuova politica del legislatore fiscale volta ad ottenere il consenso al tributo da parte del contribuente. Nella prima parte, la monografia evidenzia proprio l’evoluzione dei rapporti tra Fisco e contribuenti, i precedenti del concordato tributario e l’evoluzione del quadro normativo di riferimento. Nella seconda parte, ci si è occupati della natura giuridica dell’istituto attraverso un’analisi critica degli orientamenti in dottrina ed in giurisprudenza ed un’analisi comparata dei modelli civilistici e tratti dal diritto amministrativo assimilabili all’accertamento con adesione. Partendo dall’esame delle teorie classiche sulla natura giuridica dell’istituto, quali la tesi negoziale e quella unilaterale, si è poi passati a verificarne e riscontrarne le incoerenze rispetto all’istituto così come oggi è disciplinato e previsto e, quindi, alla analisi dei recenti orientamenti, sulla natura giuridica, tesi a valorizzare il nuovo rapporto tra Fisco e contribuente. Più precisamente, tra le nuove teorie, ci si è soffermati principalmente su quelle che descrivono l’accertamento con adesione quale istituto autonomo del diritto tributario, basato sul “flusso informativo dal contribuente all’Amministrazione finanziaria”, quale esercizio del potere di autotutela, quale accordo di diritto pubblico a carattere non negoziale e quale accordo di diritto tributario a carattere negoziale. Nella terza parte, si è esposta una ipotesi ricostruttiva coerente con i principi di indisponibilità e discrezionalità dell’obbligazione tributaria, compatibile con i principi costituzionali, rispettosa del mutato rapporto tra Fisco e contribuente e, soprattutto, del ruolo del contraddittorio nella procedura concordataria. In conclusione, dopo un’analisi dettagliata del dato normativo e, quindi, della struttura dell’istituto, l’autore sostiene che nella fattispecie concordataria si realizzi una fattispecie giuridica a formazione successiva.

La compliance del contribuente nella fattispecie concordataria

MARTELLA, Melo
2005-01-01

Abstract

LA COMPLIANCE DEL CONTRIBUENTE NELLA FATTISPECIE CONCORDATARIA La monografia tratta l’accertamento con adesione, denominato anche concordato, quale procedura di accertamento effettuata in contraddittorio attraverso la quale il contribuente può concordare con l’Ufficio una maggiore imposta dovuta. E ciò nel contesto dell’evoluzione dei rapporti tra Fisco e contribuente che ha segnato il passaggio dallo ius imperii dell’Amministrazione Finanziaria alla par condicio tra quest’ultima ed i soggetti passivi dell’obbligazione tributaria. Ed invero, l’accertamento con adesione si inquadra proprio in questo nuovo corso dei rapporti tra le parti del rapporto giuridico tributario ed attua la nuova politica del legislatore fiscale volta ad ottenere il consenso al tributo da parte del contribuente. Nella prima parte, la monografia evidenzia proprio l’evoluzione dei rapporti tra Fisco e contribuenti, i precedenti del concordato tributario e l’evoluzione del quadro normativo di riferimento. Nella seconda parte, ci si è occupati della natura giuridica dell’istituto attraverso un’analisi critica degli orientamenti in dottrina ed in giurisprudenza ed un’analisi comparata dei modelli civilistici e tratti dal diritto amministrativo assimilabili all’accertamento con adesione. Partendo dall’esame delle teorie classiche sulla natura giuridica dell’istituto, quali la tesi negoziale e quella unilaterale, si è poi passati a verificarne e riscontrarne le incoerenze rispetto all’istituto così come oggi è disciplinato e previsto e, quindi, alla analisi dei recenti orientamenti, sulla natura giuridica, tesi a valorizzare il nuovo rapporto tra Fisco e contribuente. Più precisamente, tra le nuove teorie, ci si è soffermati principalmente su quelle che descrivono l’accertamento con adesione quale istituto autonomo del diritto tributario, basato sul “flusso informativo dal contribuente all’Amministrazione finanziaria”, quale esercizio del potere di autotutela, quale accordo di diritto pubblico a carattere non negoziale e quale accordo di diritto tributario a carattere negoziale. Nella terza parte, si è esposta una ipotesi ricostruttiva coerente con i principi di indisponibilità e discrezionalità dell’obbligazione tributaria, compatibile con i principi costituzionali, rispettosa del mutato rapporto tra Fisco e contribuente e, soprattutto, del ruolo del contraddittorio nella procedura concordataria. In conclusione, dopo un’analisi dettagliata del dato normativo e, quindi, della struttura dell’istituto, l’autore sostiene che nella fattispecie concordataria si realizzi una fattispecie giuridica a formazione successiva.
2005
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