Nella società contemporanea, indicata come fortemente problematica, complessa, a scarso coefficiente valoriale, poco proclive a sentimenti di solidarietà e di giustizia, frequentemente “campo” di emarginazione e di esclusione, l’educazione rappresenta una delle questioni a più ampio raggio di coinvolgimento, che vede impegnati il sistema politico, le strutture istituzionali di servizio, le organizzazioni associative e di rappresentanza, ma soprattutto la ricerca scientifica e in particolare quella pedagogica. La stessa ricerca, grazie anche e soprattutto alla specificità della ricerca pedagogica “speciale”, ha contribuito a far maturare nella coscienza individuale e collettiva la possibilità e la necessità di un’educazione aperta a tutti, anche a coloro che per ragioni cliniche, spesso non comprese e/o non comprensibili per i limiti stessi della ricerca scientifica, sembravano essere destinati a rimanerne esclusi. Il che non solo ha profondamente modificato la percezione e la rappresentazione del senso dell’educazione, ma ha permesso pure di disegnare una nuova visione dell’identità del sociale; identità fondata sul rispetto e sulla tutela incondizionata delle differenze indipendentemente dalla loro origine e/o espressione. Ed è proprio su questo quadro concettuale che si “innesta” la presente ricerca, il cui campo d’indagine è rappresentato dalla Sindrome autistica, con particolare riferimento ai problemi del linguaggio e comunicazione di chi ne è affetto.
La condizione autistica. Dalle teorie interpretative agli approcci terapeutici ed educativi
CURATOLA, Annamaria
2004-01-01
Abstract
Nella società contemporanea, indicata come fortemente problematica, complessa, a scarso coefficiente valoriale, poco proclive a sentimenti di solidarietà e di giustizia, frequentemente “campo” di emarginazione e di esclusione, l’educazione rappresenta una delle questioni a più ampio raggio di coinvolgimento, che vede impegnati il sistema politico, le strutture istituzionali di servizio, le organizzazioni associative e di rappresentanza, ma soprattutto la ricerca scientifica e in particolare quella pedagogica. La stessa ricerca, grazie anche e soprattutto alla specificità della ricerca pedagogica “speciale”, ha contribuito a far maturare nella coscienza individuale e collettiva la possibilità e la necessità di un’educazione aperta a tutti, anche a coloro che per ragioni cliniche, spesso non comprese e/o non comprensibili per i limiti stessi della ricerca scientifica, sembravano essere destinati a rimanerne esclusi. Il che non solo ha profondamente modificato la percezione e la rappresentazione del senso dell’educazione, ma ha permesso pure di disegnare una nuova visione dell’identità del sociale; identità fondata sul rispetto e sulla tutela incondizionata delle differenze indipendentemente dalla loro origine e/o espressione. Ed è proprio su questo quadro concettuale che si “innesta” la presente ricerca, il cui campo d’indagine è rappresentato dalla Sindrome autistica, con particolare riferimento ai problemi del linguaggio e comunicazione di chi ne è affetto.Pubblicazioni consigliate
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